tabella
tabèlla s. f. [dal lat. tabella, dim. di tabŭla «tavola»]. – 1. a. Tavoletta di legno, o anche di altro materiale, usata nel passato per scriverci o disegnarci sopra (per le t. cerate e le t. di defissione nell’antica Roma, v. tavoletta, che è la forma più com., e defissione2), e anche per scritte varie, o per affiggervi avvisi, segnalazioni, indicazioni: il nome delle strade, un tempo, era scritto su tabelle di legno; accanto alla porta di ogni stanza c’è una t. con l’indicazione dell’ufficio; affiggere l’ordine del giorno, l’elenco degli ammessi al concorso, la lista dei prezzi, ecc., nell’apposita tabella. b. Nella stampa xilografica, che precede la stampa a caratteri mobili, la forma o matrice che porta incisi sia i caratteri sia l’immagine, anch’essa intagliata direttamente nella forma stessa; veniva utilizzata per stampare una pagina completa del libro tabellare, ma anche carte da gioco, fogli volanti, ecc. 2. Tavola, quadro, o anche semplice foglio o parte di un foglio, che contiene un prospetto, uno specchietto, un elenco; il prospetto, lo specchietto o l’elenco stesso, di solito diviso in colonne o caselle in ciascuna delle quali sono scritte determinate indicazioni, per lo più spiegate da titoli nella testata: la t. con l’orario delle lezioni; t. dei prezzi; il giornale riporta una t. con le nuove aliquote; nell’allegata t. A; t. dei pesi e misure, ecc. In partic., t. di conversione, costituita da due o più colonne ove una stessa grandezza viene espressa in diverse unità di misura; t. a doppia entrata, schema quadrato o rettangolare in cui, a somiglianza di una tavola pitagorica, il valore corrispondente ai dati che figurano all’inizio di una riga e in testa a una colonna si legge nella casella d’incrocio fra la riga e la colonna considerate (la struttura è analoga a quella di una matrice, nel sign. 7 a); tabella di verità, lo stesso che tavola di verità (v. tavola, n. 4 b); t. di marcia o t. oraria, prospetto che prevede, per alcune competizioni sportive su strada (soprattutto corse ciclistiche o automobilistiche) il momento previsto del passaggio dei partecipanti alla gara nelle diverse località del percorso: essere in anticipo, essere in ritardo rispetto alla t. di marcia (anche in senso fig., con riferimento a lavori per i quali siano state stabilite alcune scadenze fisse o approssimative, al fine di controllarne il procedere regolare). Locuz. e usi partic.: a. Udienze di tabella, le udienze papali periodiche, riservate ai cardinali preposti ai varî dicasteri della Curia o a personalità che debbono riferire periodicamente al papa in ragione delle cariche che occupano, così dette perché segnate su un elenco (tabella) approvato anno per anno dal papa. T. dei giorni liturgici, la tabella in cui sono riportati i giorni liturgici disposti secondo l’ordine di precedenza, in rapporto alla loro celebrazione: serve principalmente nella preparazione, anno per anno, del calendario liturgico generale, valido per tutta la Chiesa, e per i calendarî particolari. b. In marina, t. di armamento (o di equipaggiamento) di una nave, elenco particolareggiato dello stato maggiore e dell’equipaggio necessario al suo regolare funzionamento di pace (t. normale) o di guerra (t. di guerra) o di disponibilità o di disarmo; le tabelle d’armamento sono stabilite da norme interne per la marina militare, da accordi sindacali o da prescrizioni delle autorità amministrative per la marina mercantile. In marina e in aeronautica, t. di deviazione (o, meno bene, della bussola), prospetto dei valori delle deviazioni di una bussola, in relazione alle varie direzioni della prora della nave o dell’aeromobile (da 0° a 360°): serve per la correzione delle letture fatte sulla bussola e per la conversione della rotta durante la navigazione. c. Nell’atletica leggera, t. finlandese (o anche t. internazionale), la tabella in cui, per le gare in più prove, sono tradotte in punti le prestazioni degli atleti, in base a un punteggio convenzionalmente stabilito, in modo da poter fare un ragguaglio tra i risultati tecnici delle varie specialità (tempi delle corse, misure dei salti e dei lanci), altrimenti non paragonabili tra loro, al fine della compilazione della classifica. 3. tosc. Battola, raganella (come strumenti folcloristici): lo strepito delle t. che indicano l’ora nel silenzio del Venerdì Santo (D’Annunzio); da cui l’ant. espressione sonare le t. dietro a qualcuno, fare della maldicenza a suo danno. ◆ Dim. tabellétta, e più com. tabellina (v.) e tabellino m. (v.); accr. tabellóne m. (v.).