tachimetro
tachìmetro s. m. [comp. di tachi- e -metro]. – Strumento per la misurazione di velocità: il t. dell’auto, della moto, e in genere di un veicolo, per misurarne la velocità di avanzamento in base alla velocità angolare delle ruote; in partic.: t. meccanico, in cui un albero con masse eccentriche viene connesso all’organo rotante in modo che, in virtù della forza centrifuga, le masse (collegate all’ago indicatore dello strumento) tendono ad allontanarsi dall’asse dell’albero, proporzionalmente alla sua velocità di rotazione istantanea; t. meccanico cronometrico, costituito da una sorta di contagiri che viene periodicamente e automaticamente connesso all’organo rotante da un congegno a orologeria, fornendo così il numero di giri dell’organo rotante nell’intervallo di tempo di funzionamento; t. elettrico, costituito da un generatore elettrico rotante, per es. una dinamo, la cui tensione fornita ai morsetti è proporzionale alla velocità di rotazione da misurare; t. magnetico, in cui un magnete permanente viene messo in rotazione da un cavo di trasmissione connesso all’albero di uscita del cambio in modo da produrre un campo magnetico variabile e delle correnti indotte in un disco metallico (in genere di alluminio) che, collegato direttamente all’indice dello strumento, ruota, contrastato dall’azione di una molla a spirale; t. elettronico, che, dotato di sensori a fibra ottica, di generatori di luce, di fotorilevatori per la misura della frequenza di rotazione dell’albero, e di un microprocessore per l’elaborazione dei segnali elettrici in valori numerici, visualizza le velocità su display a cristalli liquidi.