visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi [...] (750-1258), e rimesso in vigore dal secondo sultano ottomano, Orkhān (1326-1360), che accanto al «gran visir» pose un consiglio di ministri minori («visir della cupola»), più tardi soppressi da Aḥmed III ...
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abbasideabbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente [...] con la maggior fioritura della civiltà arabo-musulmana) fissando la loro residenza nell’Iraq e fondando (nel 762) la città di Bagdad, che divenne una delle maggiori metropoli dell’Oriente: i califfi a., ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle [...] Maometto, e suo successore designato) e nei suoi discendenti in linea maschile, contestando la legittimità dei califfi omayyadi e abbasidi saliti al trono dopo Maometto. La maggioranza degli sciiti si trova in Iran (paese in cui la religione sciita ...
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Dinastia musulmana di califfi (750-1258), la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad fu conquistata dai Mongoli. I cinque secoli della...
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli trucidano il loro ultimo califfo. Mezzo...