abdicazioneabdicazióne s. f. [dal lat. abdicatio -onis, der. di abdicare: v. abdicare]. – Deposizione volontaria di una carica pubblica, prima del tempo stabilito; in partic., a. al trono, da parte [...] di un sovrano, a. al papato, da parte del pontefice. In senso più generale (e che, con riferimento al diritto romano, è quello originario), rinuncia volontaria a qualche cosa, per es. a un’eredità, alla ...
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monarchia
1. MAPPA La MONARCHIA è una forma di governo in cui i supremi poteri dello Stato sono nelle mani di una sola persona, per tutta la durata della sua vita o fino alla sua abdicazione o destituzione; [...] è in genere ereditaria, per cui i successori fanno parte di una stessa dinastia, ma in rari casi può essere elettiva (instaurare, rovesciare, sostenere la m.). 2. MAPPA In particolare, la parola monarchia ...
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interregno
interrégno s. m. [dal lat. interregnum, comp. di inter «tra» e regnum «regno»]. – Intervallo di tempo fra la morte, l’abdicazione, la deposizione di un re, o altro sovrano, e l’elezione o [...] la proclamazione del successore: grande i. (o terribile epoca dell’i.), nella storia medievale, il periodo compreso tra la morte (1254) dell’imperatore Corrado IV di Svevia e l’elezione (1273) di Rodolfo ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; [...] ant. re di corona, re di grande stato; ex re; re spodestato; l’abdicazione del re; rinunciare al titolo di re; il re è morto, viva il re, frase rituale con cui nella monarchia francese si annunciava la morte del re e l’avvento al trono del successore ...
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luogotenenza
luogotenènza s. f. [der. di luogotenente]. – In genere, ufficio di luogotenente (nel sign. 1), e durata di tale ufficio. In Italia, sotto la monarchia dei Savoia nei tempi moderni, istituto [...] (l. del regno) consentì a Vittorio Emanuele III di trasferire nel 1944 le funzioni regie al figlio Umberto senza un’abdicazione formale, e la luogotenenza ebbe termine il 9 maggio 1946, quando, nell’imminenza del referendum istituzionale del 2 giugno ...
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abdicativo
agg. [dal lat. tardo abdicativus, der. di abdicare: v. abdicare]. – Che costituisce abdicazione; in partic., nel linguaggio giur., rinunzia a., rinunzia totale alla disponibilità di un bene [...] o di un diritto, che estingue di conseguenza il rapporto giuridico (contrapposto alla rinunzia traslativa, con la quale si trasferisce ad altri il bene o il diritto): il termine della rinunzia estintiva, che altri dicono abdicativa (De Luca). ...
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sovrano
agg. e s. m. [der. di sovra, sul modello del fr. ant. soverain]. – 1. agg. a. ant. o poet. Che sta sopra, più in alto di tutti gli altri: Non voltò ruota mai con più prestezza Il macigno sovran [...] . In partic., principe s., e comunem. sostantivato, il s., nome generico di chi detiene un potere monarchico: l’incoronazione, l’abdicazione del s.; al femm., la s., anche per indicare la consorte del sovrano; al plur., i s., chi esercita il potere ...
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Nella terminologia giuridica romana, abdicatio è la rinuncia volontaria ad una cosa. Chi rinuncia a un'eredità, chi vende sé stesso schiavo, chi esce dalla propria gens, compie una abdicatio. Così può darsi una abdicatio dalla tutela, e forse...
Ministro (m. 1067) di Isacco Comneno, gli successe all'abdicazione (1059). Esponente della burocrazia in lotta con l'elemento militare, contribuì a disorganizzare l'esercito che non fu più in grado di resistere alle pressioni esterne: in Italia...