grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema digradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] ha fatto il terzo g. per sapere dov’ero stata. b. Grado delle feste, in liturgia, la diversa solennità delle celebrazioni liturgiche di un determinato giorno liturgico. c. Gradodiparentela, il legame più o meno stretto che unisce una persona con i ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] reciproco: r. diparentela (i varî gradi della r. diparentela), di amicizia, di familiarità, o di lavoro, di affari; essere in promozionali, ecc., con il pubblico, spec. con rappresentanti dialtri enti o gruppi: l’organizzazione, l’ufficio, gli ...
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necessario
necessàrio agg. e s. m. [dal lat. necessarius, der. di necesse, agg. neutro, comp. di ne e cedĕre, propr. «da cui non c’è modo di ritirarsi»]. – 1. agg. a. Che è per necessità; raro con uso [...] o modificarsi secondo i gradidi comparazione: è cosa parentela, parente: rendendogli i figliuoli o altri suoi necessari sanza taglia (Machiavelli). 3. s. m., ant. Latrina (per ellissi di luogo n.): facendo vista di esser gita a fare un poco di ...
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adozione del configlio
loc. s.le f. Adozione, da parte di uno dei due componenti di una coppia, del figlio del partner, che diventa figlio acquisito.
• Secondo gli italianisti, a cui in questo caso si è unito anche il presidente della Crusca...
PARENTELA e AFFINITÀ
Raffaele CORSO
Fulvio MAROI
. Società primitive. - Nelle società primitive la parentela si distingue, rispetto al fondamento in naturale o artificiale; rispetto all'origine, in materna o paterna; rispetto alla forma,...