analgesiaanalgeṡìa s. f. [dal gr. ἀναλγησία «insensibilità al dolore», der. di ἀναλγής «senza dolore», comp. di ἀν- priv. e ἄλγος «dolore»]. – 1. Nel linguaggio medico, abolizione della sensibilità [...] dolorifica, sia organica (dovuta a lesioni delle vie o dei centri preposti a questa forma di sensibilità), sia indotta artificialmente (per es., con sostanze analgesiche). 2. Dottrina stoica secondo la quale non si deve aver cura del dolore. ...
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neuroleptoanalgesia
neuroleptoanalgeṡìa (o neurolettoanalgeṡìa) s. f. [comp. di neurolett(ico), con la -p- del gr. ληπτικός, e analgesia]. – In anestesiologia, tecnica mediante la quale si induce analgesia [...] e depressione psichica senza narcosi e rilasciamento muscolare, attuata mediante iniezione endovenosa di un neurolettico associato a un analgesico o narcotico. ...
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morfina
s. f. [dal fr. morphine, der. del lat. scient. morphium (che fu il primo nome dato a questo alcaloide), dal gr. Μορϕεύς «Morfeo», con allusione alle proprietà narcotiche del farmaco]. – Alcaloide [...] morfina è preziosa nel trattamento di tutte le forme dolorose, acute e croniche, non dominabili con i comuni analgesici non narcotici. Pesanti inconvenienti dell’alcaloide sono la rapida comparsa di assuefazione e il pericolo dell’instaurarsi di una ...
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elettroanalgesia
elettroanalgeṡìa s. f. [comp. di elettro- e analgesia]. – In medicina, soppressione di una sensazione dolorosa, a coscienza integra, per mezzo di una stimolazione elettrica; è utilizzata [...] nel dolore cronico e, in chirurgia, per interventi di breve durata. Può essere considerata una estensione dell’agopuntura, ed è spiegata con l’intervento di meccanismi neurologici inibitori e di fattori ...
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algesia
algeṡìa s. f. [der. del gr. ἄλγησις, da ἄλγος «dolore»]. – Nel linguaggio medico, dolorabilità, sensibilità al dolore. Per lo più usato come secondo elemento: analgesia, iperalgesia. ...
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analgesicoanalgèṡico agg. e s. m. [der. di analgesia] (pl. m. -ci). – Di sostanza, rimedio o trattamento che sopprime o mitiga il dolore, antidolorifico: farmaco a. (o assol. analgesico s. m.); intervento [...] oppure annullando, con la loro azione stupefacente, le sensazioni dolorifiche (morfina, oppio); altri ancora, detti a. terminali, agiscono a livello dell’organo da cui si genera lo stimolo dolorifico (analgesici locali, antispastici, antiflogistici). ...
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rachianalgesia
rachianalgeṡìa s. f. [comp. di rachi- e analgesia]. – Nel linguaggio medico, termine talvolta usato impropriam. come sinon. di rachianestesia. ...
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analgesìa Abolizione della sensibilità dolorifica, sia organica (dovuta a lesioni delle vie o dei centri preposti a questa forma di sensibilità), sia indotta artificialmente (per es. attraverso l'assunzione di sostanze dotate di proprietà analgesiche)....
analgesia
Abolizione della sensibilità dolorifica. Se di natura organica, è imputabile a lesioni delle vie o dei centri nervosi preposti a questa forma di sensibilità. Può essere indotta farmacologicamente e rappresenta in tal senso il fondamento...