AppioÀppio agg. [dal lat. Appius]. – Di opera dell’Italia antica fatta costruire dal censore AppioClaudioCieco (4°-3° sec. a. C.): via A., strada romana con percorso in origine da Roma a Capua, successivamente [...] prolungata fino a Benevento e quindi a Brindisi, dove due colonne ne segnavano il termine; acquedotto A., il primo costruito in Roma (312-311 a. C.), con un percorso in gran parte sotterraneo ...
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faber est suae quisque fortunae
⟨... sùe ku̯ìskue fortùne⟩ (lat. «ciascuno è artefice della propria sorte»). – Antica massima, che Sallustio attribuisce ad AppioClaudioCieco, e che si suole citare [...] per affermare che nella vita dell’uomo conta più la volontà e l’azione che l’intervento della sorte ...
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Uomo politico romano (4º-3º sec. a. C.), il maggiore del suo tempo: censore (312 a. C.), due volte console (307 e 296 a. C.). Costruì il primo acquedotto romano e la strada (Via Appia) da Roma a Capua, che da lui prese il nome. Con ardita innovazione...
Figlio, forse, di Appio Claudio Cieco; console nel 249 a. C., nel tentativo di sorprendere la flotta cartaginese nel porto di Drepano fu sconfitto da Aderbale.