arredamentoarredaménto s. m. [der. di arredare]. – L’operazione dell’arredare; in senso concr., gli arredi, il complesso di oggetti mobili, decorazioni e installazioni fisse, con cui gli edifici, le [...] abitazioni, i locali pubblici vengono attrezzati per l’uso al quale sono destinati: occuparsi dell’a. di una casa; progettare, curare l’a. di un negozio; studio, consulenza di a.; un a. antico, moderno, ...
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arredamento
1. L’ARREDAMENTO è l’operazione dell’arredare, cioè del fornire un ambiente interno (come per esempio un’abitazione, un alloggio, un edificio, un locale pubblico ecc.) o esterno (come per [...] da esterni, da giardino; a. da bar, da ufficio; a. scenico, teatrale, cinematografico; rivista, negozio di a.).
Citazione
L’arredamento è stato curato da un buon professionista, i mobili sono eleganti e moderni, ma senza quegli eccessi di design per ...
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tappezzeria
tappezzerìa s. f. [dal fr. tapisserie, der. di tapisser «tappezzare» (v. la voce prec.)]. – 1. Tessuto o altro materiale con analoga funzione (carta da parati, fogli o pannelli sottili di [...] a ballare. 2. a. La tecnica, l’arte di confezionare e mettere in opera tessuti e carte da rivestimento e arredamento: un bel lavoro di tappezzeria. b. Negozio, laboratorio di tappezziere: lavorare in una t., dirigere una tappezzeria. c. Manifattura ...
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componibile
componìbile agg. [der. di comporre]. – Che si può comporre, che può essere messo insieme; in partic., mobile c. (o assol. un c., come s. m.), arredamento c. (anche mobile, arredamento a elementi [...] elementi uguali o complementari, che si possono unire tra loro secondo varî schemi possibili, a seconda delle necessità dell’ambiente che si vuole arredare, consentendo numerose soluzioni funzionali: un armadio, una libreria c.; cucine componibili. ...
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mobile
1. MAPPA Un MOBILE è un oggetto d’arredamento (come un tavolo, una sedia, un letto, un armadio, un divano ecc.) che in genere ha una collocazione fissa all’interno di un edificio, ma che può [...] sentivo delle accensioni alla testa e mi venivano dei capogiri, tanto che tre o quattro volte, barcollando, dovetti appoggiarmi alla parete o ad un mobile per non cadere.
Camillo Boito,
Nuove storielle vane
Vedi anche Arredamento, Artigianato, Casa ...
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chippendale
〈čìpëndeil〉 s. ingl. [dal nome del disegnatore e ebanista ingl. Th. Chippendale (1718- 1779)], usato in ital. al masch., o come agg. – Stile di mobili ricchi di intagli e decorazioni, spesso [...] in mogano, caratterizzati da una raffinata stilizzazione di elementi e motivi tratti dall’arredamento francese, dalla tradizione gotica e da fonti esotiche; diffusosi in Inghilterra alla fine del sec. 18°, ebbe grande influenza in Olanda, Germania e ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni [...] . Il nome è dovuto al fatto che questo tipo di sedile costituiva l’unico arredamento del dīwān, come ufficio di dogana; come mobile, entrò a far parte dell’arredamento degli ambienti di rappresentanza delle dimore signorili del sec. 17°, ripetendo ...
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passamaneria
passamanerìa s. f. [der. di passamano1]. – 1. Denominazione generica di tessuti e intrecci (per lo più di cotone o di raion), usati per guarnizione, come cordoni, fiocchi, trecce, frange, [...] cuscini, divani, ecc.; p. per l’abbigliamento femminile (alamari, bottoni, merletti, fiocchetti, ecc.); p. per uniformi militari o accademiche, per costumi teatrali, per arredamento ecclesiastico. 2. Fabbrica o negozio di vendita di tali guarnizioni. ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] , acquistare le n. mura, di un negozio, di un pubblico esercizio e sim., la sola struttura edilizia, senza l’arredamento che normalmente occorre per il suo funzionamento. In partic., nel linguaggio giur., n. proprietà, la proprietà di un bene gravato ...
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bruciaprofumi
s. m. [comp. di bruciare e profumo]. – Recipiente variamente foggiato, di metallo o ceramica, per bruciare profumi; molto usato come soprammobile, per derivazione dal tipo cinese, nell’arredamento [...] dei sec. 17° e 18° ...
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Complesso di oggetti mobili, suppellettili d’uso e decorative, installazioni fisse, parati e illuminazione destinati a rendere funzionale, qualificare e distinguere un ambiente o uno spazio architettonico. Nato dalla graduale evoluzione, distinzione...
ARREDAMENTO
F. Matz
L'a. della casa antica ci è noto attraverso tre specie di testimonianze: il materiale di scavo, gli accenni e le descrizioni che di esso fanno gli scrittori, e le rappresentazioni figurate. Il materiale di scavo offre...