baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento [...] ai caratteri specifici della sua poesia, del suo pensiero: atmosfera b.; simbolismo, esotismo baudelairiani. Come sost., seguace, imitatore, ammiratore, studioso di Baudelaire. ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, [...] adottato da artisti del periodo romantico (per es. Byron) e soprattutto del decadentismo (Baudelaire, Verlaine, Rimbaud sono i «poeti maledetti» per antonomasia) che, ritenendo di essere depositarî di un credo ideologico e poetico d’avanguardia, si ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche [...] a un’opera critica di P. Verlaine (Les poètes maudits, 1884), il quale riprese l’immagine da una poesia di Ch. Baudelaire dove una madre maledice la sorte che le ha dato un figlio poeta: con questa espressione Verlaine indicava i veri creatori, i ...
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ipernazionalismo
(iper-nazionalismo), s. m. Concezione nazionalistica esasperata. ◆ È infondata anche l’ipotesi di un tentativo di golpe? «Non saprei, è impossibile predirlo. Sono convinto che il Paese [...] un’altra di quelle eccezioni culturali che in Francia sono protette per legge, come la lingua, come le poesie di [Charles] Baudelaire, come le canzoni, i film. Purtroppo la vicenda non è tutta da ridere, e questo non è il solito ipernazionalismo ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] l’animo di estatica ammirazione. d. I paradisi artificiali, titolo (fr. Les paradis artificiels) di un’opera di Ch. Baudelaire, del 1860, che intende, con questa espressione, l’artificiale stato di ebrezza che l’uomo cerca negli stupefacenti. e ...
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parnassiano
agg. e s. m. [dal fr. parnassien]. – 1. agg. a. Scuola p.: scuola di poeti francesi che, a partire dal 1866, pubblicarono le loro opere nella raccolta Parnasse contemporain (donde il nome); [...] metà del sec. 19°, ebbe come caposcuola riconosciuto Ch. Leconte de Lisle, nel cui segno e in quello di Th. Gautier e Ch. Baudelaire, operarono poeti di temperamento diverso, tra cui L. Ménard, L. Bouilhet, C. Mendès, L. Xavier de Ricard, A. Mérat, P ...
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felinofilo
s. m. Chi ama i gatti. ◆ Auguri al gatto. L’affascinante compagno di Richelieu e di Baudelaire, il misterioso felino amato e odiato per lo spirito libero e il carattere curioso e intraprendente, [...] è stato festeggiato ieri dall’Ufficio diritti degli animali del Comune di Roma che per l’occasione della giornata mondiale del gatto ha riunito al teatro Vittoria felinofili e amici degli animali, per ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia di tutti i tempi e paesi. Autore di un...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per la sua visione del mondo Baudelaire viene considerato il “Dante di un’epoca decaduta”, mentre la sua concezione della poesia...