moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi [...] cui sono stati principali esponenti A. Aalto nei paesi scandinavi, Le Corbusier in Francia, W. Gropius con la scuola del Bauhaus in Germania, F. L. Wright negli Stati Uniti, G. Terragni, E. Persico e G. Pagano nell’ambito delle tendenze funzionaliste ...
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deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America [...] des Arts Décoratifs et Industriels Modernes (e perciò detto anche Stile 1925); influenzato dall’art nouveau, dalla Bauhaus, dal cubismo, adottò forme semplificate, stilizzate, geometriche, e materiali nuovi e più poveri, ispirando artisti e ...
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artisteggiare
v. intr. Assumere atteggiamenti da artista, darsi un tono da artista. ◆ C’è chi artisteggia nel palco della prosa, magari Roberto Benigni, che ha aderito ma non sa se andrà. (Foglio, 16 [...] - un professionista che “artisteggiava”, creando arredamenti per signore bene. Ci ispiravamo a [Walter] Gropius e al Bauhaus, in parte a Le Corbusier, perseguendo una linea razionalista e funzionalista». (Claudio Mercandino, Repubblica, 24 marzo ...
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(Staatliches Bauhaus Weimar) Istituto superiore di istruzione artistica, fondato a Weimar nel 1919 da W. Gropius per promuovere, in risposta alle esigenze che già dalla fine dell’Ottocento avevano dato vita ai movimenti Arts and crafts e Deutscher...
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nasce e muore con la Repubblica di Weimar la scuola della Bauhaus, un riferimento per le arti a venire e un laboratorio...