berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, [...] : appartengono al gruppo afroasiatico o camito-semitico e continuano la lingua degli antichi Libî. 2. Razza berbera: a. In antropologia fisica, sottorazza mediterranea, distribuita nell’Africa settentr. e nelle Canarie, caratterizzata da statura ...
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berbero2
bèrbero2 (o bèrberi) s. m. [dall’arabo barbārīs; cfr. berbèride]. – Nome tosc. ant. del crespino (lat. scient. Berberis vulgaris). ...
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tuareg
tüàreġ (o tüàregh) agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente ai Tuareg, popolazione sahariana di ceppo berbero, caratterizzata da statura altissima, che pratica la pastorizia seminomade: la [...] civiltà t.; i gioielli t.; le tende t.; la lingua t., o il t. s. m., lingua di tipo berbero, dotata di una scrittura propria, parlata dalla popolazione dei Tuareg. ...
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camita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Individuo appartenente alla famiglia etnica africana dei Camiti (così chiamata dal nome di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del Genesi). La famiglia [...] dei Camiti è tradizionalmente divisa, anche sotto l’aspetto linguistico, in un gruppo settentrionale, o libico-berbero, antropologicamente assegnato al tipo berbero, e uno orientale, o cuscitico, assegnato al tipo etiopico. In etnologia, il nome di ...
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iberico
ibèrico agg. [dal lat. Iberĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Degli Iberi (v. ibero) e del territorio da essi abitato (anticam. Iberia, oggi penisola iberica, la più occidentale delle penisole europee [...] collettivamente con il s. m. iberico), le lingue parlate dagli antichi Iberi, che presentano notevoli affinità con il basco e il berbero. 2. Della penisola iberica odierna e dei paesi che vi si trovano (Spagna e Portogallo): gli stati i.; vocaboli i ...
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cuscus
cùscus (anche cuscùs, cùscusu, cùscussu, meno com. cuscussù) s. m. [dal berbero e arabo kuskus, kuskusū]. – Piatto di origine nordafricana, diffuso anche in alcune regioni dell’Europa merid. (spec. [...] in Sicilia), costituito in genere di farina grossolana impastata con poca acqua e cotta a vapore, alla quale vengono poi unite verdure cotte e carni bollite in sugo aromatico e piccante ...
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Barberia
Barberìa. – Denominazione (der. di bàrbero, bèrbero) di significato un po’ vago, usata dagli Europei, spec. nel passato, per designare il paese dei Berberi, cioè Marocco, Algeria, Tunisia e [...] Tripolitania, spesso anche con valore estens., per indicare un paese remoto e barbaro o strano: andare in B.; venire di B., di chi ha aspetto o costumi strani. Per l’organetto di B., v. organetto ...
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barbero
bàrbero agg. e s. m. (f. -a). – 1. Variante di bèrbero, abitante della Barberia. 2. Cavallo da corsa, così chiamato perché i migliori venivano dalla Barberia: cavallo b.; la corsa, il palio dei [...] b., tradizionali un tempo in varie città italiane (i cavalli erano fatti correre soli, senza fantino); correre come un barbero ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] nell’Africa del nord e in Spagna): nato dalla fusione di elementi islamico-orientali con la tradizione berbero-musulmana, trovò la sua massima espressione nella decorazione architettonica, caratterizzata dall’uso di elementi lineari o ispirati ...
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camitico
camìtico agg. [der. di camita] (pl. m. -ci). – Dei discendenti di Cam, dei Camiti. Come s. m., il c., il gruppo delle lingue camitiche, che comprende il libico-berbero e il cuscitico, lingue [...] parlate da alcune popolazioni dell’Africa nord-orientale, che presentano forti affinità con le lingue semitiche ...
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ī Berbero del Marocco settentrionale, promotore (925 d. C. circa), presso la tribù Ghomāra, di una specie di riforma dell'Islam con varie modificazioni delle pratiche del culto prescritte dalla Sharī‛a. Compose un Corano in berbero; morì combattendo...
Africanista italiano (Paliano 1879 - Napoli 1953), fratello di Augusto, prof. (dal 1914) di berbero all'Istituto orientale di Napoli, e specialista di filologia camitosemitica. Opere principali: La cronaca abbreviata d'Abissinia. Nuova versione...