teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] negli anni ’20 del Novecento in contrapp. al naturalismo del teatro borghese ed elaborato in partic. da BertoltBrecht, che si prefigge l’estraniamento rispetto all’evento rappresentato anziché l’immedesimazione, al fine di stimolare le capacità ...
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estraniamento
estraniaménto (anche straniaménto) s. m. [der. di estraniare, straniare]. – L’estraniare o l’estraniarsi da qualche cosa; è forma concorrente con estraneazione. Con accezione partic., in [...] riferimento ad alcuni aspetti del teatro contemporaneo, spec. a quello del drammaturgo ted. BertoltBrecht (1898-1956), l’effetto di distacco che l’autore induce, con varî accorgimenti scenici, nello spettatore, per evitare un suo diretto ...
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brechtiano
‹breht-› agg. – Relativo allo scrittore e uomo di teatro ted. BertoltBrecht (1898-1956), con riferimento soprattutto ai temi e ai caratteri della sua ricca produzione teatrale, volta a rappresentare [...] le misere condizioni esistenziali della società capitalistico-borghese, con i suoi aspri contrasti di classe: teatro b., personaggi b., scenografie brechtiane ...
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adultescenza
s. f. Stile di vita di chi, entrato ormai nell’età adulta, continua a comportarsi da adolescente; adultescence (v.). ◆ [tit] Che tristezza questa “adultescenza” [testo] Caro Beppe, «adultescenti», [...] febbraio 2013, blog Italians di Beppe Severgnini) • Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, diceva il drammaturgo BertoltBrecht. Chissà se la considerazione vale anche per i “padri” che non mollano, impedendo l’acquisizione di responsabilità da ...
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tecnopopulista
(tecno-populista) agg. In politica, caratterizzato da tecnopopulismo. ♦ E il paradosso sta nel fatto che, dietro l'enfasi posta sul trasferimento al popolo d'ogni potere, si scorge troppo [...] L'astuzia tecno-populista sembra così indicare pure la strada per «sciogliere il popolo», secondo l'ironica espressione di BertoltBrecht. O, almeno, per approdare ad una "democrazia senza popolo", liberata da quei conflitti che pure sarebbero nella ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, gli studi di medicina e volgendosi...
RONCONI, Luca
Rodolfo Sacchettini
Regista teatrale e d’opera, nato a Susa (Tunisia) l’8 marzo 1933 e morto a Milano il 21 febbraio 2015. In sessant’anni di attività, con più di duecento regie, ha reinventato il teatro esplorando le strutture...