brisurabriṡura s. f. [dal fr. brisure, der. di briser, propr. «rompere, fare in pezzi»]. – Alterazione di un’arme gentilizia fatta per distinguere i diversi rami d’una famiglia o le linee illegittime; [...] l’alterazione più in uso consiste nell’aggiunta di speciali figure che sono dette pezzi di brisura (lambello, bordura, bastone scorciato in banda, cotissa, cantone, stella, giglio, bisante, plinto, losanga, merlotto, ecc.). ...
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contrabrisura
contrabriṡura s. f. [comp. di contra- e brisura]. – In araldica, brisura caricata di altra brisura; sinon. di sovrabrisura. ...
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sovrabrisura
sovrabriṡura s. f. [comp. di sovra- e brisura]. – In araldica (anche contrabrisura), brisura caricata di altra brisura (per es., un lambello caricato di crescenti), propria dei cadetti dei [...] rami collaterali di una famiglia ...
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spezzatura
s. f. [der. di spezzare]. – 1. Il fatto e il modo di spezzare, di essere spezzato: la s. della legna; carbone vegetale a s. mista; in senso fig., interruzione, pausa: un periodo, una sintassi, [...] di borsa, quantità irregolare di titoli di stato o di società private, solitamente inferiore al lotto. 3. In araldica, alterazione di un’arme gentilizia per distinguere i diversi rami di una famiglia o le linee illegittime (equivale a brisura). ...
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rotella
rotèlla s. f. [lat. tardo rotĕlla, dim. di rota «ruota»]. – 1. Piccola ruota: le r. dei pattini, ognuna delle quattro piccole ruote (di legno, ottone, ferro o fibra) dei pattini, detti appunto [...] ; si deve blasonare il numero delle punte se minore o maggiore di sei; comune nell’araldica francese, è usata come brisura per il terzogenito nell’araldica inglese. b. R. tagliapasta (o semplicem. rotella), piccola ruota a bordi taglienti e ondulati ...
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merlotto
merlòtto s. m. [dim. di merlo1]. – 1. (f. -a) a. Merlo giovane. b. Assai com. in senso fig., stupido, minchione (ha tono più canzonatorio che merlo): darla ad intendere ai m.; questi m. che [...] becco e senza zampe; il suo smalto ordinario è il nero, pur trovandosi anche d’altro colore o di metallo; comune nell’araldica francese, spec. nella Champagne e in Normandia; nell’araldica inglese è usato come segno di brisura per i quartogeniti. ...
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lambello
lambèllo s. m. [dal fr. ant. lambel «pezzo di stoffa», voce di origine franca]. – 1. In araldica, pezza costituita da una trangla scorciata, dalla parte inferiore della quale si dipartono da [...] 1 a 7 pendenti, o gocce, patenti, che cioè si allargano verso il basso; è considerato la più nobile brisura, e come tale si pone ordinariamente in capo. 2. Ritaglio, brandello; più com. nella forma limbello (v.). ...
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appannaggio
appannàggio s. m. [dal fr. apanage, der. del lat. panis «pane»; propr. «assegnazione di pane»]. – 1. Dotazione o assegnazione beneficiaria di terre che nel medioevo veniva effettuata a favore [...] a un ramo cadetto della famiglia sovrana (per indicare il loro grado rispetto al ramo principale portano nello scudo una brisura, come un bastone scorciato in banda, una bordura semplice o composta, un filetto in sbarra o contrafiletto, un lambello ...
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bordura
s. f. [dal fr. bordure, der. di border «orlare», che a sua volta è der. di bord «orlo»]. – 1. Orlo, orlatura; guarnizione per abiti femminili e biancheria da casa; bordo di una aiuola. Nel giardinaggio [...] , ecc.). 3. In araldica, pezza onorevole disposta lungo l’orlo interno dello scudo di cui occupa la sesta parte; la b. accantonata ha quattro angoli di smalto diverso, la b. composta è di due smalti, o più, alterati ed è talora usata come brisura. ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi riconoscere nei vari combattimenti ad...
Figura in rilievo posta sopra l’elmo o sopra la corona di grado (v. fig.). La sua origine si fa risalire all’antico uso dei guerrieri di difendersi la testa con spoglie di animali feroci (leoni, orsi, lupi, draghi ecc.) allo scopo di spaventare...