sinoftalmia
sinoftalmìa s. f. [comp. di sin- e -oftalmia: v. -oftalmo]. – Nel linguaggio medico, malformazione congenita costituita dall’abnorme vicinanza, fino alla unione, dei due bulbi oculari, causata [...] da uno scarso sviluppo del processo frontale dell’omonimo osso ...
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accapponare1
accapponare1 v. tr. [der. di cappone 1] (io accappóno, ecc.). – 1. Castrare un galletto; anche, estirpare l’ovaia a una gallina, per provocarne il rapido ingrassamento. 2. intr. pron. Detto [...] della pelle dell’uomo su cui, per sensazione di freddo, paura o altra emozione, emergono le estremità dei bulbi piliferi, a somiglianza della pelle dei capponi o dei polli spennati (lo stesso che venire la pelle d’oca): a quel vento gelido, gli si ...
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tropofito
tropòfito s. m. (o tropòfita s. f.) [comp. di tropo- e -fito (o -fita)]. – In botanica, pianta che si adatta in modo ottimale al ritmo climatico annuale, in partic. nelle regioni caratterizzate [...] di periodi secchi e umidi e/o caldi e freddi, con modificazioni della forma, come la caduta delle foglie e la formazione di gemme dormienti epigee, rivestite di perule per proteggere i meristemi apicali, oppure di organi ipogei come bulbi o tuberi. ...
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ossalidacee
ossalidàcee (o oxalidàcee) s. f. pl. [lat. scient. Oxalidaceae, dal nome del genere Oxalis, che è dal lat. oxălis, gr. ὀξαλίς -ίδος, nome di una pianta]. – Famiglia di piante geraniali con [...] un migliaio di specie delle regioni tropicali e subtropicali, poche delle regioni temperate: sono erbe, spesso con tuberi o bulbi, oppure arbusti, raramente piccoli alberi, con foglie di solito composte, fiori regolari pentameri e frutto a capsula o ...
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spalacini
s. m. pl. [lat. scient. Spalacinae, dal nome del genere Spalax: v. la voce prec.]. – In zoologia, sottofamiglia di roditori miomorfi cui appartengono due generi, Spalax e Nannospalax, con poche [...] all’esterno, incisivi superiori sporgenti dalla bocca e utilizzati come organi di scavo, sottile striscia di peli sensitivi ai lati della testa. Vivono nelle zone aride, in sistemi di gallerie, e si nutrono soprattutto di tuberi, bulbi e radici. ...
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ippopotamo
ippopòtamo s. m. [dal lat. hippopotămus, gr. ἱπποπόταμος, comp. di ἵππος «cavallo» e ποταμός «fiume»]. – 1. Grosso mammifero appartenente all’omonimo genere della famiglia ippopotamidi (Hippopotamus [...] ’Africa; di grande statura, fino a m 4,50 di lunghezza e 30 quintali di peso, ottimo nuotatore, si nutre di radici, bulbi e, nell’acqua, di loto; diventa pericoloso se disturbato durante la ricerca del cibo. In similitudini o per metafora: pare un i ...
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tuberizzazione
tuberiżżazióne s. f. [der. di tuberizzare]. – In botanica, metamorfosi caulinare per forte ingrossamento dovuto allo sviluppo del parenchima di riserva; può avvenire in corrispondenza [...] di radici di riserva avventizie (dalie e certe orchidee terrestri) o di fittoni per ingrossamento della radice principale (carote), oppure con la formazione dei bulbi per ingrossamento delle foglie in gemme di solito ipogee (tulipani, gigli, ecc.). ...
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quiescenza
quiescènza s. f. [dal lat. tardo quiescentia, der. di quiescens -entis: v. quiescente]. – Stato di quiete, di riposo, di cessazione o sospensione dell’attività. Letter. e raro in usi generici [...] , le spore delle pteridofite e i semi delle spermatofite; nelle piante terrestri pluriannuali caratteristici organi quiescenti sono le gemme ibernanti subaeree, per es. quelle degli alberi o degli arbusti, o quelle ipogee di rizomi, tuberi o bulbi. ...
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narciso1
narciṡo1 (non com. narcisso) s. m. [dal lat. narcissus, gr. νάρκισσος, der. di νάρκη «sopore»]. – 1. In botanica, genere di piante amarillidacee comprendente specie con bulbi piccoli, foglie [...] lineari piane o giunchiformi, fiori prevalentemente bianchi o gialli, solitarî o riuniti in ombrelle; il perigonio presenta una corona, detta anche paracorolla, inserita alla fauce; i frutti sono capsule. ...
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stratificazione
stratificazióne s. f. [der. di stratificare]. – 1. L’azione, l’operazione di stratificare e, più comunem., il fatto di stratificarsi e l’effetto; disposizione a strati, e in senso concr. [...] ma non meno importante di quella epigea, dovuta alle diversità di sviluppo degli apparati sotterranei (rizomi, radici, bulbi, tuberi). Le biocenosi edafiche si differenziano in profondità in rapporto alle caratteristiche del suolo. Negli ambienti ...
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Eviscerazione del bulbo oculare che si pratica in caso di panoftalmite; consiste nell’asportazione della cornea, del contenuto dell’occhio, lasciando in posto solo la sclerotica che permette alla successiva protesi una mobilità sufficientemente...
Movimento compensatorio compiuto dai bulbi oculari, durante le inclinazioni della testa rispetto al collo e al tronco, rivolto a consentire ai meridiani retinici di mantenere il loro normale orientamento.