carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] la forma delle lettere d’un alfabeto o dei segni d’una scrittura: c. greci, arabi, gotici; c. cuneiformi, geroglifici, demotici; decifrare, interpretare i c. di una scrittura. Anche, il modo particolare ...
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giudaizzante
giudaiżżante agg. e s. m. [part. pres. di giudaizzare]. – In senso ampio, termine con cui sono qualificati i cristiani che, per una ragione o per l’altra, hanno mantenuto credenze o riti [...] , alla fine del sec. 15°, furono così chiamati i seguaci dell’eresia antitrinitaria (presenti soprattutto alla corte del granduca di Mosca Ivan III), i quali si ispiravano a libri cabalistici e a testi filosofici influenzati dal pensiero ebraico ...
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Fondatore (Podolia 1700 circa - Medžibož, Ucraina, 1760) del movimento ebraico del ḥasidismo. Dopo anni di isolamento in studî cabalistici, raccolse migliaia di fedeli predicando una nuova dottrina mistica che privilegiava la fede e il sentimento...
VILLARS, Abbé de Montfaucon de
Natale ADDAMIANO
Nato presso Tolosa nel 1635, morto assassinato sulla strada di Lione nel 1673. Fu critico, poligrafo, autore di romanzi cabalistici, irriducibile avversario di Pascal e di Port-Royal. Ha una...