camorra1
camòrra1 s. f. [voce napol., forse connessa con morra «frotta, torma»]. – 1. Associazione della malavita napoletana con leggi, obblighi e doveri particolari, linguaggio convenzionale e tribunali [...] e di altre forme di criminalità organizzata d’altre regioni, la camorra ha continuato, in tempi più recenti, e spec. a partire proprio e a danno d’altri: è una vera c.!, è tutta una camorra! b. non com. Confusione, chiasso, rumore: non fate tanta ...
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Camorropoli
s. f. Scandalo relativo alla collusione di personaggi eccellenti con la camorra. ◆ L’altro ieri il «Giornale» ha pubblicato una serie di parti letterari e «artistici» del procuratore di Lagonegro, [...] avrebbe fatto le fortune del Siena calcio. (Giovanni Marino, Repubblica, 13 maggio 2007, Napoli, p. XX).
Composto dal s. f. camorra con l’aggiunta del confisso -poli2.
Già attestato nella Repubblica del 2 giugno 1995, p.13, Cronaca (Giuseppe D’Avanzo ...
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decamorrizzarsi
v. intr. pron. Liberarsi dalla camorra. ◆ [tit.] Decamorrizziamoci, lezioni di legalità alla Federico II [testo] […] Decamorrizziamoci, brutto dal punto di vista linguistico ma efficace, [...] ha bisogno la città per liberarsi dalla criminalità organizzata. (Alessandro Ingegno, Corriere del Mezzogiorno, 3 maggio 2007, p. 6).
Derivato dal s. f. camorra con l’aggiunta simultanea del prefisso de-, del suffisso -izzare e della part. pron. -si. ...
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omerta
omertà s. f. [variante napol. di umiltà, dalla «società dell’umiltà», nome con cui fu anche indicata la camorra per il fatto che i suoi affiliati dovevano sottostare a un capo e a determinate [...] leggi]. – In origine, la consuetudine vigente nella malavita meridionale (mafia, camorra), detta anche legge del silenzio, per cui si doveva mantenere il silenzio sul nome dell’autore di un delitto affinché questi non fosse colpito dalle leggi dello ...
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mostrificare
v. tr. Trasformare in mostro, considerare un mostro. ◆ Un mondo [quello della pubblicità] – come ricorda Annamaria Testa – «mostrificato» negli anni Settanta, considerato un grande veicolo [...] o un profumo? Forse, i politici e i media hanno tanto bisogno di mostrificare la camorra, perché sotterraneamente serpeggia l’intuizione che la camorra interpreta al meglio alcune derive della nostra società, e che il contagio è sempre più facile ...
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camorrista
s. m. e f. [der. di camorra1] (pl. m. -i). – Chi appartiene alla camorra; chi fa camorra, cioè si serve della prepotenza, della corruzione e del favoritismo come mezzi per ottenere, e far [...] ottenere a proprî amici e devoti, cariche e guadagni ...
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Gomorra
s. f. 1. La criminalità camorristica nella sua versione più spregiudicata e violenta, con particolare riferimento al cosiddetto “clan dei Casalesi” (da Casal di Principe, in provincia di Caserta, [...] disprezzo delle regole, anche morali, della convivenza civile. 2. Città, zona, ambiente caratterizzati dalla presenza pervasiva della camorra o della malavita organizzata. ◆ La vera Gomorra è l’indiscriminata indifferenza tra criteri di bene e male ...
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stesa
s. f. Nel gergo della camorra, violenta azione di intimidazione consistente nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone cittadine, sparando tutt’intorno con l’effetto [...] le “stese”. Si chiamano così i raid intimidatori che le paranze (i gruppi di fuoco) dei clan della nuova camorra, compiono per terrorizzare e controllare il territorio e lanciare messaggi di morte alle bande rivali. Nessun riguardo per gli innocenti ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra [...] ; confisca dei beni, applicabile nei confronti di persone indiziate di appartenere ad associazioni di tipo mafioso o alla camorra), e m. cautelari, provvedimenti limitativi della libertà personale (distinti in m. coercitive e m. interditive) o della ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] storiche, politiche, sociali: la n. frontiera (v. frontiera); la n. sinistra (diversa da quella storica o tradizionale); la n. camorra organizzata, ecc. d. Di cosa simile ad altra, di cui ripete in qualche modo le caratteristiche: l’arca di colui che ...
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Associazione criminale esistente nel Napoletano fin dall’epoca spagnola (16° sec.). Occorre distinguere tra c. tradizionale, durata fino alla Seconda guerra mondiale, e il fenomeno camorristico contemporaneo.
Nella situazione e concezione tradizionale,...
. La camorra era un'associazione di uomini del popolo, che ponevano a contributo, con l'intimidazione, i viziosi e i vili. Era ramificata per tutto l'antico regno di Napoli, aveva leggi e consuetudini, gerarchie saldamente organizzata, obblighi...