vitrite
(ant. vetrite) s. f. [der. del lat. vitrum «vetro» (e rispettivam. dell’ital. vetro), con allusione all’aspetto lucente]. – 1. In petrografia, uno dei quattro componenti macroscopici dei carboni [...] spesso solcate da fratture; originatosi dalla profonda trasformazione dei tessuti legnosi, è uno dei componenti predominanti dei carboni a basso contenuto di sostanze volatili, quali le antraciti, pur essendo presente anche in quelli ricchi di ...
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lignite
s. f. [der. del lat. lignum «legno», col suff. -ite, sul modello di antracite]. – Gruppo di carboni fossili in stadio relativamente poco avanzato di carbonizzazione, collocabili tra i carboni [...] ; a seconda del materiale d’origine si hanno: l. umiche (o cellulosiche) per trasformazione di parti legnose, l. bituminose (o carboni sapropelici) da cere, resine, cuticole, alghe, ecc.; in base all’aspetto, al colore, alla struttura: l. xiloide, di ...
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ardente
ardènte agg. [part. pres. di ardere]. – 1. Che arde, infocato: fiamme a.; un sole a. e, fig., essere sui carboni ardenti, sentirsi molto a disagio; acqua a. (o acqua arzente), antica denominazione [...] ; i guerrieri erano a. di combattere; zelante: i più a. sostenitori; ardimentoso, impetuoso: una gioventù ardente. Fig., camminare sui carboni ardenti, barcamenarsi in una situazione di disagio. 3. In marina, detto di un veliero che tende, per la sua ...
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carbonata
s. f. [der. di carbone]. – 1. Ammasso di carboni. Ant., ridurre in c., rovinare, mandare in rovina; andare in c., andare in rovina: vada pure il mondo in c. (L. Lippi). 2. Carne di maiale salata, [...] cotta sui carboni o in padella. ...
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carboniocarbònio s. m. [der. del lat. carbo -onis «carbone»]. – Elemento chimico, di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01; è un solido inodore, insapore, insolubile nei solventi ma solubile [...] in molti metalli fusi. Cristallino, si rinviene in natura come diamante e come grafite; amorfo, è contenuto nei carboni fossili o si può ottenere artificialmente (per es., carbonizzando lo zucchero). I suoi composti si dividono in organici, in numero ...
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smagrire
v. intr. e tr. [der. di magro, col pref. s- (nel sign. 5)] (io smagrisco, tu smagrisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. Lo stesso che dimagrire, rispetto al quale è forma più fam. ed espressiva: [...] (o si è smagrita) molti chili. 2. Nella tecnica, rendere magro un materiale argilloso, o ridurre la grassezza di un carbone (v. oltre). ◆ Part. pres. smagrènte (o, più com., smagrante), usato nel linguaggio tecn. come agg., riferito a una qualsiasi ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, [...] per riduzione di ossidi di ferro in corrente di idrogeno o per elettrolisi di soluzioni di solfato o cloruro ferroso), di carbonato, solfato e citrato; si riferisce invece al ferro come metallo la locuz. medica malattia da ferro, o siderosi (v.), in ...
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coke
〈kóuk〉 s. ingl., usato in ital. al masch. (anche adattato in còche). – Residuo della distillazione secca del carbon fossile, ottenuto per riscaldamento in storta, fuori del contatto dell’aria, dei [...] con periodo di distillazione di maggior durata e più elevato valore delle temperature di regime. C. di petrolio, massa carboniosa che si ottiene come sottoprodotto di alcuni processi di piroscissione degli olî minerali; si usa come combustibile ma ...
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bituminoso
bituminóso agg. [dal lat. bituminosus]. – Di bitume; che contiene bitume; anche, per estens., nero come il bitume: cielo b., temporalesco. Carboni b., classe di carboni fossili, aventi tenore [...] di carbone fisso del 70-80% e 30-20% di sostanze volatili, dalla cui distillazione si ottiene coke e abbondanza di catrame e di gas. Scisti b., scisti argillosi o marnosi impregnati di sostanze bituminose volatili e quindi industrialmente ricavabili ...
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idrogeno
idrògeno s. m. [dal fr. hydrogène, comp. di hydro- «idro-» e -gène «-geno», termine coniato come agg. («che genera l’acqua») dal chimico fr. G. de Morveau, con Lavoisier e altri, nel 1787]. [...] gas conosciuti e l’elemento più diffuso nell’universo; prodotto industrialmente (per es., con la distillazione secca dei carboni fossili, con l’elettrolisi dell’acqua), viene usato, fra l’altro, nella preparazione dell’ammoniaca, per l’idrogenazione ...
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Verseggiatore (Bonnanaro, Sassari, 1746 - Bessude, Sassari, 1817). Gesuita, insegnò a Cagliari, scrisse in latino i poemetti De Sardoa intemperie (1772, 1774) e Coralliorum libelli duo (1770), in italiano La sanità dei letterati (1774) e La...
CARBONI, Giacomo
Giuseppe Sircana
Nacque a Reggio Emilia il 29 apr. 1889, da Giovanni e Clarinda Longinotti, in una famiglia di tradizioni risorgimentali. Dopo aver intrapreso gli studi di medicina, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza...