pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere [...] (Dante). 3. Con sign. concr., nell’abbigliamento religioso: a. Parte dell’abito di alcuni ordini religiosi (in partic. dei carmelitani), costituita da una specie di tunica senza maniche, aperta ai lati, stretta e lunga sino ai piedi, portata sopra la ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore [...] ordini religiosi mendicanti (specificando: f. francescani o f. minori, f. domenicani o f. predicatori, f. minimi, f. cappuccini, f. carmelitani, f. agostiniani, ecc.): i f. del convento di San Francesco, o più brevemente i f. di S. Francesco (spesso ...
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mendicante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di mendicare]. – 1. agg. Che va mendicando, che chiede l’elemosina, quasi esclusivam. nelle espressioni: ordini m., quegli ordini religiosi (domenicani, francescani, [...] agostiniani, carmelitani, ecc.) a cui le primitive regole vietavano di possedere beni e rendite, e imponevano di trarre i mezzi di sostentamento dall’elemosina o dal proprio lavoro; frati m., i frati appartenenti a questi ordini. 2. s. m. e f. Chi ...
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complutense
complutènse agg. [dal lat. Complutensis, der. di Complutum, nome della città romana che corrisponde all’odierna Alcalá de Henares]. – Della città spagnola di Alcalá de Henares sul fiume Henares: [...] filosofi c., professori di filosofia del collegio di S. Cirillo di Alcalá, carmelitani scalzi, autori di un corso di disputazioni in senso tomista su Aristotele; Bibbia c., la prima Bibbia poliglotta stampata ad Alcalá tra il 1514 e il 1517. ...
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scalzo1
scalzo1 agg. [lat. tardo (eccles.) excalceus, der. di excalceare (v. scalzare), secondo il sost. calceus «scarpa»]. – 1. Di persona che ha i piedi nudi, senza scarpe e calze: un ragazzo s. e [...] allo s. le fortune Migrar fur viste (V. Monti). 2. Denominazione degli appartenenti a varî ordini e congregazioni religiose, così detti dall’uso di portare sandali senza calze in luogo delle scarpe: carmelitani s.; romitani s. di sant’Agostino. ...
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salmanticense
salmanticènse agg. e s. m. e f. [dal lat. Salmanticensis, agg. di Salmantĭca «Salamanca»]. – Della città di Salamanca nella Spagna occid. (a nord-ovest di Madrid); abitante, originario [...] o nativo di Salamanca. In partic.: teologi s., i carmelitani scalzi del collegio di Salamanca che pubblicarono nel 17° sec. una vasta trattazione di teologia tomistica (trattazione correntemente indicata con la denominazione i Salmanticensi). ...
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sabatino
agg. [der. di sabato], non com. – Di sabato, del sabato, che ha luogo il sabato: cena s. o, ellitticamente, come s. f., sabatina (v.); corsi di inglese sabatini e domenicali. In partic.: legge [...] così detta perché emanata il sabato santo; privilegio s., quello che, secondo una pia tradizione, la Madonna concesse ai carmelitani, promettendo di liberare dal purgatorio le anime dei religiosi e dei confratelli dell’ordine il primo sabato dopo la ...
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1214), patriarca di Gerusalemme. Dal monte Carmelo in Palestina, dove si insediò il primo nucleo, i religiosi, perseguitati dai musulmani, verso la metà del 13° sec. fuggirono in Europa adattandosi alla regola degli ordini mendicanti, distinguendosi...
Frate dell'ordine dei carmelitani scalzi (Partalbera, Pavia, 1658 - Milano 1736). Compì un lungo viaggio in Oriente (1692-1701), spingendosi fino a Goa. Dopo esser penetrato nell'interno dell'India, passò poi nelle Filippine. Di questo viaggio,...