sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] . soggetto2, n. 4 b) cui le altre categorie si riferiscono come predicati, necessarî (s. seconde, ovvero i generi e le specie) o contingenti (accidenti: v. accidente, n. 3); sempre nella filosofia aristotelica, l’espressione s. prima designa anche la ...
Leggi Tutto
occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; [...] «abiti» o modi di conoscere, e la stessa categoria della relazione non ha realtà extramentale. Alla radice dell’occamismo scientifica e di utilizzare le strutture della filosofia aristotelica; netta è altresì l’autonomia dell’organizzazione politica ...
Leggi Tutto
materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere [...] contrapp. a spirito, oppure, per influsso della tradizione aristotelica, a forma: come forma non s’accorda Molte il termine indica una particolare sostanza o più spesso una categoria di sostanze aventi caratteri comuni: m. infiammabili; m. coloranti ...
Leggi Tutto
qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] e nei varî pensatori, fino a perdere rilievo nelle correnti contemporanee. Così nella filosofia aristotelica e poi scolastica la qualità è la seconda categoria (dopo la sostanza), divisa in quattro gruppi, e tra le q. sensibili vengono distinte ...
Leggi Tutto
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] attributi dell’estensione e del pensiero. Modi del sillogismo, nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, i varî tipi sillogistici particolare. 10. In linguistica, categoria fondamentale della flessione verbale nelle lingue ...
Leggi Tutto
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] tale aspetto formale e obiettivo si accentuò nella critica aristotelica, che ridusse l’idea a pura forma della in Hegel (1770-1831), i. assoluta (o semplicem. idea), la categoria ultima, sintesi suprema dell’essere e del pensiero; in A. Fouillée ...
Leggi Tutto
unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] u. di tempo, di luogo e di azione, la norma aristotelica (legge delle tre u.) per la tragedia classica, cui si conformò in senso concreto) che costituiscono una serie, una classe, una categoria, o che fanno parte di un complesso omogeneo, di un ...
Leggi Tutto
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] , di cui queste rappresentano la copia; nella filosofia aristotelica, il termine è usato sia con riferimento alla sostanza senso (s. sensibile). 3. Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema ...
Leggi Tutto
dove
dóve avv. [lat. de ŭbi; v. ove] (radd. sint.). – Serve a domandare o a determinare un luogo. Introduce in genere prop. interrogative dirette o indirette, oppure prop. relative, unendosi con verbi [...] e il quando; ogni d., ogni luogo: Chiaro mi fu allor come ogne dove In cielo è paradiso (Dante); in ogni d., in ogni luogo; per ogni d., per ogni luogo, dappertutto. Nella filosofia aristotelica, il dove (gr. τὸ ποῦ) indica la categoria dello spazio. ...
Leggi Tutto
Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico del Seicento o quanto meno l'ambito della...
Alessandro Magno e i diadochi
Giorgio Scichilone
La figura di Alessandro Magno (356 - 323 a.C., re di Macedonia dal 336 a.C.) assume in M. un certo valore esemplare, quale corrispettivo monarchico dell’antica repubblica che seppe coniugare...