catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi [...] e nicchie. 4. In geografia, concavità circolare del terreno, circondata da alture; grande dolina svasata. 5. Nella pesca, rete a catino, rete da imbocco più alta al centro che ai lati. ◆ Dim. catinétto, catinèlla f. (v.); vezz. e spreg. catinùccio ...
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cadino2
cadino2 s. m. – Forma dial. settentr. corrispondente all’ital. catino: nelle Alpi Dolomitiche e Carniche (propr. cadìn), indica un avvallamento circondato da alte e ripide montagne, così da formare [...] un vasto catino roccioso; per estens., hanno questo nome anche le cime sovrastanti il cadino (per es., i Cadini di Misurina). ...
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portacatino
s. m. [comp. di portare e catino], invar. – Supporto, per lo più metallico e a due ripiani, che serve a contenere un catino e, sotto, una brocca dell’acqua; veniva usato nel passato, nelle [...] case prive di lavandini ad acqua corrente, per abluzioni parziali della persona ...
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catinella
catinèlla s. f. [dim. di catino]. – 1. Recipiente più piccolo e meno profondo del catino, di terracotta, porcellana, o di metallo smaltato, d’alluminio, di materie plastiche, usato per lavarsi [...] le mani e il viso, per lavarvi piccoli indumenti, ecc. 2. La quantità di liquido che può essere contenuta in una catinella: due c. d’acqua. Locuz. avv. a catinelle, in gran quantità; piove, l’acqua viene ...
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lavatesta
lavatèsta s. m. e agg. [comp. di lava- e testa1], invar. – Apparecchiatura del parrucchiere consistente in una specie di catino di ceramica, metallo o plastica opportunamente sagomato in modo [...] da potervi appoggiare la testa durante il lavaggio dei capelli; in funzione di agg.: catino lavatesta. ...
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versare1
versare1 v. tr. [lat. vĕrsare «voltare, girare», der. di vertĕre «volgere», part. pass. versus; nel sign. 2, dal fr. verser] (io vèrso, ecc.). – 1. a. Fare uscire il liquido contenuto in un [...] riferito a un recipiente, perdere, lasciare uscire il contenuto per qualche buco o fessura o per cattiva tenuta: la botte, il catino versa. c. Più genericam., riversare, fare affluire un liquido in un luogo: il Po versa le sue acque nell’Adriatico; e ...
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poggio
pòggio s. m. [lat. pŏdium «podio» (v. podio), passato al nuovo sign. in età medievale]. – 1. Elevazione del terreno, di altezza inferiore alla collina e, in genere, di forme tondeggianti e con [...] . quindi di colle1. Abbastanza diffuso come toponimo in varie regioni (per es., Poggio a Caiano in provincia di Prato, Poggio Catino e Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, Poggio Renatico in provincia di Ferrara), è oggi di uso pop. solo in Toscana ...
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gibigiana
(o gibigianna) s. f. [voce milan., di etimo incerto]. – Balenìo di luce riflesso su una superficie da uno specchio, da un vetro, da un liquido, ecc.: si divertiva a farmi la g. sugli occhi [...] con uno specchietto; l’acqua del catino, muovendosi, fa la g. sul soffitto. Scherz., non com., donna che vuole apparire elegante a ogni costo. ...
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vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», [...] anche nella scrittura). – 1. tr. Rendere vuoto, privare un recipiente o un ambiente qualsiasi del suo contenuto: v. la brocca, il catino, il pozzo, la scodella, la botte; in fisica, v. un recipiente, asportare i gas e i vapori in esso contenuti per ...
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lago
(ant. e poet. laco) s. m. [lat. lacus -us] (pl. -ghi). – 1. Qualsiasi affossamento terrestre naturale di una certa estensione, nel quale le acque permangono: il l. di Garda, il l. Trasimeno; le [...] fu un grande l. romano; Napoleone voleva fare del Mediterraneo un l. francese. 2. Per iperbole, quantità di liquido sparso: ha rovesciato un catino d’acqua e ha fatto un l. in terra; per le abbondanti piogge, la strada si era trasformata in un l.; il ...
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Vaso di grandi dimensioni, di forma emisferica, atto a contenere vivande e pesci. Per la sua forma di facile esecuzione dev'essere stato conosciuto fin dalla più remota antichità, probabilmente già nell'età neolitica. Nell'epoca classica si...