chiostrochiòstro s. m. [lat. claustrum «serrame, luogo chiuso», nel lat. tardo «chiostro», der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i varî fabbricati [...] i generosi e santi Detti degli avi (Leopardi); fig., la vita monastica: sentire vocazione per il ch.; lasciare il chiostro. 3. ant. Recinto dov’era l’abitazione dei canonici della cattedrale. 4. poet. Recinto in genere, luogo chiuso, appartato ...
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esclaustrazione
esclaustrazióne (o exclaustrazióne) s. f. [dal lat. eccles. exclaustratio -onis, der. di claustrum «chiostro»]. – In diritto canonico, la facoltà concessa dalla Santa Sede, o dall’ordinario [...] del luogo, a un membro d’un istituto religioso di diritto papale o diocesano di vivere temporaneamente fuori del chiostro, deponendo l’abito religioso ma restando legato all’osservanza dei voti e dei doveri del suo stato. ...
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chiostrachiòstra s. f. [lat. claustra, plur. di claustrum: v. chiostro]. – 1. Recinto, luogo chiuso: Il gridar d’un damigello Risonò fuor de la ch. (Carducci); ant., chiostro: Fuor mi rapiron de la [...] dei denti: Quali parole, Atride, t’uscir dalla ch. dei denti (Romagnoli, traducendo l’omerico ἕρκος ὀδόντων). b. Spazio o cavità di forma circolare: l’ultima chiostra Di Malebolge (Dante). ◆ Dim. chiostrina, con accezione partic. (v. la voce). ...
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claustrale
agg. [dal lat. tardo claustralis, der. di claustrum «chiostro»]. – 1. Di chiostro, monastico: vita c.; solitudine, quiete c.; regola, disciplina, severità c.; coloro che amerebbero ridurre [...] gli uomini ad una c. regolarità (Beccaria). Scuole c. (o cenobiali), scuole fondate nel medioevo dai benedettini e poi imitate da altri ordini, istituite presso monasteri; erano suddivise in scuole per ...
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claustro
clàustro s. m. [dal lat. claustrum: v. chiostro], letter. – 1. Chiostro: nelle insonni tenebre, Pei c. solitari (Manzoni); dall’atrio si va nel peristilio, cioè in un c. (Vasari). 2. fig. Chiusura: [...] In cerchio le facevan di sé claustro Le sette ninfe (Dante). 3. a. In anatomia, lamina di sostanza grigia situata nella base del cervello, nella compagine della sostanza bianca interposta tra il nucleo ...
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quartiere
quartière (ant. quartièro) s. m. [der. di quarto, sul modello del fr. quartier]. – 1. La quarta parte di determinati oggetti, elementi o strutture: a. In araldica, sinon. di quarto, nel sign. [...] , dare in affitto un q.; vendere, comprare un q. libero o occupato; furono alloggiate nel quartiere della fattoressa attiguo al chiostro (Manzoni). Nell’uso ant., anche come sinon. di alloggio: cercare, trovare tavola e q., vitto e alloggio. 4. a. L ...
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esilio
eṡìlio (o eṡìglio; ant. essìlio) s. m. [dal lat. exsilium, der. di exsul «esule»]. – 1. Pena limitativa della libertà personale, che consiste nell’allontanamento del cittadino dalla patria; può [...] e., occuparono la vita (Leopardi). b. Vita ritirata e solitaria: e. dal mondo, dal consorzio degli uomini; nell’e. del chiostro. c. Nel linguaggio ascetico, la vita terrena contrapposta alla vera patria celeste: i dolori, onde il secolo atroce Fa de ...
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romito
s. m. e agg. [variante pop. di eremita]. – 1. letter. o pop. Eremita: convento abitato da santi r.; far vita da r.; sai che son rimasto solo? solo, solo come un r. (Manzoni); Quasi r., e strano [...] , Passo del viver mio la primavera (Leopardi). Il r. del Cenisio, poesia di G. Berchet. 2. agg., letter. Solitario: Come nel chiostro vergine romita (Foscolo); Per mezzo i boschi e per strano sentiero Dunque ella se n’andò sola e romita (Ariosto); l ...
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insinuazione
insinuazióne s. f. [dal lat. insinuatio -onis]. – 1. L’insinuare, l’insinuarsi, quasi esclusivam. negli usi traslati del verbo. In partic., accusa maligna o calunniosa mossa indirettamente; [...] di instillare in altri un sentimento, una convinzione, di influire sulla sua volontà: s’immaginava che la sua ripugnanza al chiostro, e la resistenza all’insinuazioni de’ suoi maggiori, nella scelta dello stato, fossero una colpa (Manzoni). 2. Nella ...
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cadetto1
cadétto1 s. m. [dal fr. cadet, che è dal guascone capdet «capo, capitano», der. del lat. caput]. – 1. a. In origine, il secondogenito (e in seguito ogni ultrogenito) delle famiglie nobili guasconi, [...] femmina) non primogenito delle famiglie nobili in cui vigeva il maggiorasco; figlio o fratello minore in genere: aveva destinati al chiostro tutti i c. dell’uno e dell’altro sesso, per lasciare intatta la sostanza al primogenito (Manzoni); in senso ...
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Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i vari fabbricati monastici dei quali costituisce l’elemento di comunicazione e di disimpegno, cinto da porticati. Il c. appare nel 5° sec. d.C. Nei grandi conventi i c., spesso a due...
chiostro
Andrea Mariani
Propriamente, vale " c. di monastero o di convento "). L'uso proprio è presente in Pd XXI 118, ove quel chiostro è il c. fatto aggiungere da s. Pier Damiano all'antica costruzione degli Avellanti (cfr. la nota del...