gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra [...] Dolore, pesante tormento: E li atti e li sembianti ched i’ foe Son come d’om che ’n gravitate more (CinodaPistoia). 3. Riferito a persona, dignità austera, compostezza solenne, atteggiamento o espressione di grande serietà: parlare con molta g.; g ...
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avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna [...] uso antico si trova anche la sola forma verbale avvegna, senza il che, e con l’indicativo anche nel valore concessivo (per quanto, sebbene): Tant’è la sua vertù che spande e porge, Avegna non la scorge Se non chi lei onora desïando (CinodaPistoia). ...
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disgradare1
disgradare1 v. intr. [tratto da aggradare, con sostituzione di prefisso] (non usato nei tempi comp.), letter. – Dispiacere, riuscire sgradito: Tutto ciò ch’altrui agrada a me disgrada (Cino [...] daPistoia); È bello il combattente alla battaglia, Ma il carnefice occulto a me disgrada (D’Annunzio). ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] (Dante), smarrito; Seco ha ’l meo core, e’ miei occhi smagati [= indeboliti] Rimasi son de la lor luce scuri (CinodaPistoia). Nell’uso letter. contemporaneo, la parola è stata ripresa talvolta, con sign. vicino a quello dantesco, per indicare uno ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] eventualmente raccolte in volume: la l. di CinodaPistoia sul Codice di Giustiniano; l’insegnamento stesso, la spartito musicale, di una mappa, di una carta geografica; anche da parte di dispositivi capaci di riconoscere e acquisire o rilevare o ...
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disperanza
s. f. [der. di disperare], ant. o letter. – Stato di chi è privo di speranza (ha sign. più tenue che disperazione, ma nella lingua ant. le due parole sono sinonimi): E s’ tu non ti conforti, [...] tu cadrai In disperanza sì malvagiamente Che questo mondo e l’altro perderai (CinodaPistoia). ...
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baldovino
(e baldüino) s. m. [dal fr. ant. Baudouin, nome dell’asino nelle favole], ant. – Asino: Stando lo baldovino dentro un prato (Cecco Angiolieri); fig., sciocco, stolto, anche come agg.: Di così [...] fatta gente balduina (CinodaPistoia). ...
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orgogliare
v. intr. [der. di orgoglio] (io orgóglio, ecc.), ant. – Mostrare orgoglio, superbia: ognuna d’umiltà ver’ me si spoglia, Alza ed orgoglia quant’io più m’inchino (CinodaPistoia). ...
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rozzore
rożżóre s. m. [der. di rozzo], ant. e raro. – Rozzezza, ruvidità di stile, di espressione: [CinodaPistoia] primo ... cominciò l’antico r. in tutto a schifare (Poliziano). ...
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Giurista e poeta, della famiglia dei Sigibuldi o Sigisbuldi (detta anche Sinibuldi: n. Pistoia, quasi certamente 1270 - m. ivi 1336 o 1337). Studiò diritto a Bologna, allievo del grande Francesco d'Accursio, e ad Orléans (1292-93); la sua famiglia...