palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale [...] (in italiano è, é, i); consonanti p. (o assol., come s. f., una p., le palatali), quelle che vengono articolate, secondo i casi, con un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e un punto del palato; si distinguono, in base al ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] gli davanti alle vocali a, e, o, u, rappresentano in italiano, di regola, il fonema ‹l’›, cioè la consonante laterale palatale, che si distingue dalla l alveolare per il punto d’articolazione, essendo pronunciata col dorso della lingua aderente al ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] velare ‹ġ›, la cosiddetta g dura; ma davanti alle vocali palatali (e e i) l’originaria pronuncia occlusiva (es. gener è rappresentato dalla semplice g davanti ad a, o, u e a consonante (gallo, mago, ragù; pigro, magma), oltre che nei rarissimi casi ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] o triumviro, sampietrino o sanpietrino, ma la pronuncia non cambia. ◆ Il digramma gn rappresenta in italiano la consonante nasale palatale n’, che si distingue dalla n alveolare per esser pronunciata col dorso della lingua aderente al palato: la ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] ‹kìkeroo›) passò a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia affricata palatale, che tra il 4° e il 6° sec. d. C. si stabilizzò davanti ad a, o, u (capo, amico, cupo), davanti a consonante (credere, clava) e in fine di parola (tic, patatrac), da ch ...
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affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo [...] (o, più esattamente, palatoalveolare) sorda, il cosiddetto c dolce ‹č = tš›, che appare in celare, mancia; una affricata palatale sonora, il cosiddetto g dolce ‹g = d∫›, che appare in gelo, mangia; una affricata dentale, che ha due varianti libere ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] b) di semiconsonante, come in paio, piano, quand’è seguita cioè da altra vocale, purché non sia preceduta da consonantepalatale o palatoalveolare (come in braciere, usciere, vogliamo, sogniamo, dove è un puro segno diacritico, o addirittura scompare ...
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assibilazione
assibilazióne s. f. [der. di assibilare]. – In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante; per es., le antiche palatali indoeuropee sono [...] diventate sibilanti nelle lingue del gruppo satem: al lat. classico decem ‹dèkem›, gr. δέκα il sanscrito risponde con dasa, il paleoslavo con deşeti. Talvolta il mutamento è condizionato da vocale palatale seguente. ...
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bilaterale
agg. [comp. di bi- e del lat. latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che concerne i due lati; che si presenta con determinati caratteri nei due lati: pleurite b.; pneumotorace b., ecc. In biologia, [...] l’aria ai due lati del punto di articolazione; in italiano sia la laterale alveolare l sia la laterale palatale gl sono consonanti bilaterali. b. Opposizione b.: particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] pron. o avv., l’elisione si può avere solo davanti a vocale palatale: c’indovina, c’era (invece ci andò, ci urtò); il finale che avvenga non solo davanti a vocale ma anche davanti a consonante (un anno come un mese, suor Anna come suor Giovanna, far ...
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Gruppo costituito da due vocali che si seguono nella medesima sillaba. Una delle due è vocale sillabica, l’altra può essere sia vocale vera e propria ma asillabica, sia semiconsonante. Il d. è ascendente se la vocale sillabica è la seconda;...
Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione (➔ dittongo).
In diacronia, un monottongo...