forzosoforzóso agg. [der. di forza]. – 1. ant. Dotato di notevole forza, robusto, gagliardo: uomo peloso, uomo f. (prov.); Zeusi, che fu tanto eccellente, faceva le donne grandi e f. (Varchi); vento [...] interesse del debito pubblico imposta dallo stato ai suoi creditori; corso f., l’obbligo imposto dallo stato di accettare in meno com. che risparmio forzato (v. forzato). ◆ Avv. forzosaménte, con atto di forza o d’autorità, per obbligo di legge ...
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corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] morso Accresce impeto al c. (Foscolo). Oggi con questo sign. è com. soltanto corsa, ma anticam. era di uso frequente e formava anche molte locuz.: al c., a attribuito potere liberatorio illimitato; c. forzoso, relativo ai soli biglietti, quando ...
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biglietto
bigliétto s. m. [dal fr. billet, alterazione dell’ant. bullette, der. del lat. bulla; v. bolletta]. – 1. Letterina o foglietto con poche parole di avviso, di saluto, ecc.; breve scritto confidenziale: [...] aurea o argentea: un b. da cinque, da venti, da cento (euro), ecc.; b. convertibili, inconvertibili (o a corsoforzoso), secondo che possano o no essere in qualsiasi momento convertiti in moneta legale: i primi sono oggi universalmente sostituiti ...
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devalutazione
devalutazióne s. f. [comp. di de- e valutazione, sul modello del fr. dévalutation]. – In passato, nel linguaggio finanziario, riconoscimento legale dell’avvenuta svalutazione della moneta, [...] effettuato dallo stato mediante l’abolizione del corsoforzoso e il ripristino della convertibilità dei biglietti in base a un nuovo rapporto della carta con l’oro. Oggi, sinon. raro di svalutazione. ...
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assegnato2
assegnato2 s. m. [dal fr. assignat, der. di assigner, che è dal lat. assignare «assegnare»]. – Nome dato ai primi biglietti di stato creati in Russia (1768) da Caterina II e, in partic., ai [...] titoli di debito pubblico istituiti in Francia (dic. 1789), che diventarono ben presto vero mezzo di pagamento a corsoforzoso, e andarono poi progressivamente svalutandosi. ...
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cartamoneta
cartamonéta (più com. carta monéta; anche carta monetata) s. f. [calco del fr. papier-monnaie, che a sua volta traduce l’ingl. paper money] (pl. carte monéte, raro cartemonéte). – Biglietto [...] di banca o di stato a corsoforzoso, che deve essere obbligatoriamente accettato in pagamento e non può essere convertito in oro o divise estere. ...
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contabilismo
s. m. 1. Teoria economica ottocentesca fondata sull’abolizione graduale della moneta, da sostituire con unità contabili d’acquisto accettate in virtù della fiducia che avrebbero riscosso [...] in un’azienda. ♦ Ma essi [i propugnatori del contabilismo] creavano così le premesse per l'affermarsi del corsoforzoso, esito inevitabile del contabilismo. Il rapporto fiduciario sarebbe potuto infatti venire a mancare a causa di eventi imprevisti ...
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forzoso, corso
Sabrina Scarito
Sistema monetario cartaceo o di cartamoneta, definito inconvertibile (➔), poiché ai possessori di moneta cartacea non è consentito il diritto di trasformare i biglietti di banca in moneta metallica aurea. Il...
. Con tale voce viene designato il prezzo corrente di determinati titoli (cioè azioni, obbligazioni, cartelle di rendita), praticato nei luoghi dove tali titoli formano oggetto di scambio frequente, come nelle borse di commercio. Esso viene...