xenia
xenìa s. f. [dal gr. ξενία «ospitalità»]. – In botanica, fenomeno per il quale l’avvenuta ibridazione di due varietà di una specie si rende manifesta già nel seme prodotto dalla pianta madre (che [...] deriva l’endosperma, detto anche albume, che nei casi citati sarà ibrido, come l’embrione. Nei semi a cotiledoni molto sviluppati, la xenia può manifestarsi nei cotiledoni stessi; così se una razza di pisello a semi angolosi (carattere dato dai ...
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acotiledone
acotilèdone agg. e s. f. [comp. di a- priv. e cotiledone]. – 1. Di pianta priva di cotiledoni. 2. Come s. f. pl., acotiledoni, nella classificazione botanica, nome proposto dal botanico fr. [...] A.-L. de Jussieu (1789), e non più accolto nella sistematica moderna, per raggruppare le piante senza cotiledoni (alghe, funghi, epatiche, muschi, felci). ...
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dicotiledone
dicotilèdone agg. e s. f. [comp. di di-2 e cotiledone]. – 1. agg. Di pianta, o del suo embrione, che ha due cotiledoni. 2. s. f. pl., Dicotiledoni: classe delle angiosperme, contrapposta [...] in grossezza, foglie retinervie, fiori prevalentemente con verticilli pentameri, spesso con perianzio distinto in calice e corolla e, carattere dal quale ha preso il nome la classe, la presenza di due cotiledoni inseriti lateralmente sull’embrione. ...
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anisocotilia
aniṡocotilìa s. f. [comp. di aniso- e cotile2]. – In botanica, disuguale sviluppo dei due cotiledoni dell’embrione di una pianta (come, per es., nella castagna d’acqua). ...
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carapa
s. f. [lat. scient. Carapa, da una voce della Guiana, attrav. lo spagn.]. – Genere di piante dicotiledoni della famiglia meliacee, con 5 specie arboree, dell’America e Africa tropicali. Due specie, [...] Carapa procera e Carapa guianensis, forniscono con i grossi cotiledoni un grasso, amaro, adoperato per illuminazione e usi tecnici, e, presso gli indigeni, anche come medicinale: quello della prima specie è il grasso di c. o di tulucuna, quello della ...
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gheriglio
gherìglio (meno com. garìglio) s. m. [lat. *carilium, der. del gr. κάρυον «mandorla, noce»]. – La parte interna commestibile della noce, costituita da due cotiledoni carnosi e ricchi di olio, [...] rivestiti da una pellicola secca e amara ...
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oleoso
oleóso (raro olióso) agg. [dal lat. oleosus, der. di oleum «olio»]. – 1. Che contiene olio o in genere sostanze grasse; che ha l’aspetto, la consistenza caratteristica dell’olio: un liquido oleoso. [...] di sostanze grasse, contenute in forma di goccioline microscopiche nelle cellule dell’albume (ricino) o dei cotiledoni (mandorlo, noce); nella tecnica farmaceutica, veicolo o., eccipiente in cui sono sciolte alcune sostanze farmacologicamente attive ...
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alloro
allòro s. m. [lat. laurus, prob. attrav. (il)la laurus, con concrezione e successiva deglutinazione dell’articolo]. – 1. a. Albero o arbusto della famiglia lauracee (lat. scient. Laurus nobilis), [...] di metri, con foglie persistenti coriacee, fiori giallognoli, drupe ellittiche, nere, contenenti un seme con grossi cotiledoni, largamente coltivato come pianta ornamentale. Dai frutti freschi si ottiene per pressione, o facendoli bollire in acqua ...
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cucurbitacee
cucurbitàcee s. f. pl. [lat. scient. Cucurbitaceae, dal nome del genere Cucurbita: v. cucurbita]. – Famiglia di piante dicotiledoni, con molte specie tipiche delle regioni calde, costituente [...] ; hanno fiori unisessuali solitarî o in cime e falso frutto a bacca con buccia coriacea, mesocarpo carnoso contenente numerosi semi forniti di grossi cotiledoni ricchi di olio. Vi appartengono il cocomero, il cetriolo, il melone, la zucca, ecc. ...
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iuglandacee
iuglandàcee s. f. pl. [lat. scient. Juglandaceae, dal nome del genere Juglans, che è dal lat. class. iuglans -andis «noce»]. – Famiglia di piante appartenente all’ordine iuglandali, che comprende [...] infiorescenze pauciflore all’estremità dei rami; il frutto, simile a una drupa, contiene un solo seme con 2-4 cotiledoni. Le iuglandacee, cui appartengono specie economicamente importanti, tra le quali il noce, sono diffuse nelle regioni temperate e ...
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epicòtile In botanica, primo internodo del fusto, compreso tra i cotiledoni e la prima foglia o il primo verticillo di foglie: è la diretta continuazione dell'ipocotile.