tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e [...] mercede, E già l’ultimo dì nel cuor mi tuona (Petrarca), si fa sentire con forza. Più com., con soggetto di persona, parlare o inveire con veemenza: Demostene tuonava contro Filippo; il Savonarola tuonava dal pulpito contro il malcostume generale. ...
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accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. [...] Da accusatore: accento, tono, cipiglio accusatorio. 2. Nel diritto, sistema a. (in contrapp. al sistema inquisitorio), il tipo di processo penale nel quale la persona dell’accusatore si distingue da quella ...
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balbettare
v. intr. e tr. [der. del lat. tardo (e ital. ant.) balbare, che aveva lo stesso sign.] (io balbétto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Articolare male le sillabe, parlare a tratti e con frequenti [...] : è riuscito a vincere la balbuzie, e non balbetta più; durante l’esame si è emozionato e ha cominciato a b.; Demostene balbettava e si seppe correggere; meno com., attribuito alla lingua: costei, alla quale in niuno atto moriva la parola tra’ denti ...
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filippica
filìppica s. f. [dall’agg. gr. Φιλιππικός, lat. Philippĭcus]. – 1. In senso proprio, nome delle orazioni con cui Demostene incitò violentemente gli Ateniesi (tra il 351 e il 340 a. C.) alla [...] guerra contro Filippo II di Macedonia, e attribuito poi anche, per il vigore e la violenza del tono, a quelle pronunziate da Cicerone tra il 44 e il 43 a. C. contro Marco Antonio. 2. Per antonomasia, invettiva, ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto [...] epoca determinata, presso un popolo, o in singoli oratori: l’o. antica, moderna; l’o. greca, romana; l’o. di Demostene, di Cicerone; sviluppo, decadenza dell’oratoria. In relazione alle forme, al contenuto, ai fini che si propone: o. civile, o. sacra ...
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orazione
orazióne s. f. [dal lat. oratio -onis (che significava «discorso» nel lat. class., «preghiera» nel lat. degli scrittori cristiani), der. di orare «parlare; pregare»]. – 1. Sinon. meno com. di [...] oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica: le o. di Lisia, di Demostene, di Cicerone. Con riferimento a tempi moderni è com. solo in qualche locuz.: o. funebre, discorso in onore di ...
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lucerna
lucèrna s. f. [lat. lucĕrna (forse der. di lūx «luce»)]. – 1. Lampada a combustibile liquido, soprattutto a olio (minerale o vegetale), costituita da un recipiente di terracotta o metallo, a [...] in Plutarco, ἐλλυχνίων ὄζειν «aver odore di lucerna», o più propr. «di lucignoli», che l’usa con riferimento alle orazioni di Demostene). 2. fig., poet. Luce, splendore. In Dante la parola è usata con più partic. accezioni: il sole (Surge ai mortali ...
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Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso un'intensa attività oratoria (Filippiche,...
Generale ateniese, tra i migliori di cui Atene dispose durante la guerra del Peloponneso. Colse significativi successi in Acarnania (426 a. C.) contro Peloponnesiaci e Ambracioti; sbarcò a Pilo con Cleone costringendo alla resa il presidio spartano...