denominatoredenominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto [...] indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità; minimo comune d., il numero più piccolo che è multiplo comune dei denominatori di due o più frazioni. In senso fig., comune d., o d. comune, espressione di uso corrente per indicare l’elemento o ...
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frazione
frazióne s. f. [dal lat. tardo fractio -onis, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare»]. – 1. letter. L’atto di frangere, di spezzare: f. di un legno o di un altro solido (Galilei); [...] per cui la frazione si riduce a un numero intero (per es., 7/7, 14/7, ecc.); inoltre: f. decimale, quella che ha per denominatore 10 o una potenza di 10, e che quindi può essere immediatamente scritta come un numero decimale (per es., 7/10 = 0,7; 43 ...
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ridurre
(ant. redurre, ridùcere, redùcere) v. tr. [lat. redūcĕre «ricondurre», comp. di re- e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Ricondurre, far tornare al luogo di partenza, oppure al luogo [...] numeri primi tra loro; r. più frazioni al minimo denominatore comune, trovare altrettante frazioni equivalenti a quelle date e il cui denominatore (uguale per tutte) sia il minimo multiplo dei denominatori dati; r. i termini simili in un polinomio (v ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] , non tiene il m.; marciare al m.; un m. troppo alto. 4. Come s. m. e f., quasi esclusivam. al plur., denominazione di appartenenti a ordini e istituti religiosi: minimi, o frati minimi (sul modello di frati minori), ordine religioso fondato nel 1435 ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] degli elementi sui quali opera una legge di composizione algebrica); frazione ridotta ai minimi t., in cui il numeratore e il denominatore sono numeri primi tra di loro (per un uso fig. dell’espressione ridurre ai minimi t., v. minimo, nel sign. 1 ...
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trasformare
(ant. transformare) v. tr. [dal lat. transformare, comp. di trans- «trans-» e formare «dare forma»] (io trasfórmo, ecc.). – 1. Ridurre in forma diversa dalla primitiva, far mutare di figura [...] ; un fusto trasformato in rizoma. b. In matematica, t. una frazione in altra di denominatore dato, trovare una frazione equivalente a quella data, che abbia tale denominatore. Per altri usi del verbo in matematica, v. trasformazione (n. 2 b). c. Nel ...
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design hotel
loc. s.le m. inv. Albergo di design, ispirato ai criteri dello stile architettonico minimalista e della cura del conforto personale dei clienti. ◆ In entrambi i casi si tratta di design [...] hotel e il comune denominatore è lo stile: è qui che si sorseggiano i migliori maxicocktail in ambienti moderni e raffinati dal sapore contemporaneo. (Paola Jovinelli, Corriere della sera, 10 gennaio 2001, p. 15, Cronache) • intanto è l’arte a ...
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irriducibile
irriducìbile (letter. o ant. irreducìbile) agg. [comp. di in-2 e riducibile]. – 1. a. Che non si può ridurre, cioè rimpiccolire, restringere, ricondurre a una forma più semplice: il prezzo [...] irriducibili. b. In matematica, detto di una frazione quando è ridotta ai minimi termini, cioè quando il numeratore e il denominatore sono numeri primi tra loro; più in partic., un polinomio, in una o più variabili, con coefficienti reali, si dice ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] salvo, gli avverbî prima, sopra, ecc. 3. In matematica: a. Frazione i., frazione nella quale il numeratore è maggiore del denominatore, cioè frazione maggiore dell’unità (in questo e in altri casi, il termine è ancora il contrapp. di proprio, quando ...
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pan-
[dal gr. παν-, che è propr. il neutro dell’agg. πᾶς «tutto»]. – Primo elemento di molte parole composte, anche della terminologia lat. scient., derivate dal greco o formate modernamente, che significa [...] , scientifiche, ecc. (come panpsichismo, pansessualismo, ecc.), indica la tendenza a ricondurre fatti o fenomeni diversi a un denominatore comune, a darne una spiegazione unilaterale, e sim. 3. Premesso al nome di alcune malattie, per lo più ...
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In aritmetica, quello dei due termini di una frazione che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità (mentre l’altro, il numeratore, indica quante di tali parti vanno considerate); si scrive sotto il segno di frazione. Più...