vocalismo
s. m. [der. di vocale2]. – L’insieme, il sistema delle vocali di una lingua o di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: il v. italiano, inglese, latino, greco; il v. del fiorentino, [...] del genovese, del siciliano; il v. delle lingue indoeuropee, dei dialettisardi; un v. povero, ricco. ...
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d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono [...] -dentale). Sono estranee all’italiano tanto la d alveolare (come quella inglese) quanto la d cacuminale (nota ai dialettisardi e siciliani), l’una e l’altra articolate più indietro. È normalmente occlusiva in qualsiasi posizione, variando soltanto ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia [...] b. Come sost., abitante, nativo, originario della Sardegna. Nel solo masch., il sardo, il tipo linguistico parlato in Sardegna, costituito da un insieme di dialetti (gallurese, sassarese, campidanese, e logudorese con la varietà nuorese) che in parte ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] è vocale ignota all’italiano nazionale, ma è comune nei dialetti lombardi, piemontesi e liguri, ed è posseduta da varie è ammessa (se non si voglia tener conto di certi nomi proprî sardi e di pochi vocaboli esotici), al punto che in voci come Gesù e ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] i cognomi Bixio, Luxardo, Oxilia, il toponimo Piana Crixia) e sardi (es. il cognome Maxìa, i toponimi Arbatàx, Simaxis o Simagis con questo valore la x è tuttora usata nella trascrizione dei dialetti veneti per rendere il suono ∫ iniziale (es. xe 〈∫è ...
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scolca
scólca s. f. [lat. tardo sculca, voce di origine germ., cfr. medio ingl. skulken «spiare»]. – In dialetti ant. sardi e pisano-lucchesi, guardia, spia. In Sardegna, al tempo dei giudicati, suddivisione [...] amministrativa e giudiziaria della curatorìa ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia linguistica.
Sulla latinizzazione hanno...
Linguista (Osilo 1875 - Torino 1919); cultore dei dialetti sardi, è autore di una Fonetica del dialetto logudorese (1901) e di una pregevole nota su Le velari latine (1919).