dimostrazionedimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende [...] atti, il modo con cui si manifestano: dare una d. d’affetto, di simpatia, di solidarietà; accogliere una notizia con dimostrazioni di gioia, di giubilo; fu ricevuto con grandi d. d’onore. c. Argomentazione attraverso la quale si stabilisce che una ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] a verificare l’esattezza di un’operazione, come, per es., la p. del nove (v. nove); meno com. con il sign. di dimostrazione (dovuto a un calco dell’ingl. proof). g. Con sign. più concreti: p. di conio, in numismatica, moneta battuta in prova, senza ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] non validità di una proposizione per una classe di enti, esempio nel quale quella proprietà non è valida (così, per dimostrare che non tutte le superfici sono sviluppabili sul piano, basta portare come esempio la sfera). 3. Locuzioni: a. Per esempio ...
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dimostrare
(ant. demostrare) v. tr. [dal lat. demonstrare, comp. di de- e monstrare «mostrare, dimostrare»] (io dimóstro, ecc.). – 1. a. Rendere manifesto con fatti, con parole, con segni certi: d. affetto, [...] indiretta: dimostrami se hai capito. Con soggetto di cosa, essere indizio, essere prova di: queste parole dimostrano la sua malafede; ciò dimostra che non hai capito nulla. b. Rivelare per, far sembrare: avendo un farsetto bianchissimo indosso e un ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione [...] sui simboli e sulle formule (calcolo logico); in partic., rientrano nella sintassi i concetti di dimostrazione e di teorema, perché una dimostrazione va condotta senza far riferimento a casi particolari o a significati specifici. 4. In informatica ...
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situazione
situazióne s. f. [der. di situare]. – 1. ant. Posizione, ubicazione: una villetta in una bellissima s.; una città sul lago in s. molto favorevole. 2. fig. Il complesso delle condizioni e delle [...] s. amministrativa), integrata nelle altre aziende pubbliche dai crediti e debiti di tesoreria; s. (o stato) patrimoniale, la dimostrazione valutativa delle attività e passività di un’azienda in un dato momento, di solito al principio di un esercizio ...
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diallelo
diallèlo s. m. [dal gr. διάλληλος, sottint. λόγος o τρόπος, «ragionamento reciproco», in cui cioè premesse e conseguenze si condizionano reciprocamente]. – Nella terminologia del pensiero classico, [...] ; in partic., per gli scettici, uno degli argomenti fondamentali della sospensione del giudizio (tropi), sia in quanto dimostrazione della circolarità del sillogismo (nel quale la conclusione appare già presupposta nelle premesse), sia in quanto ...
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ad hominem
‹ad òminem› locuz. lat. (propr. «per l’uomo»). – Fatto o predisposto per una particolare persona: è stato un discorso ad hominem. Nella logica, argomento (o dimostrazione) ad hominem, quello [...] che si fonda su quanto l’avversario che si vuole convincere tiene per vero, fosse anche erroneo in sé stesso (si oppone alla dimostrazione ad veritatem, che, fondandosi su premesse scientificamente inoppugnabili, prova la tesi in modo assoluto). ...
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apagoge
apagòge (raro apagogìa) s. f. [dal gr. ἀπαγωγή «deduzione», der. di ἀπάγω «dedurre»]. – Nella logica aristotelica: 1. Sinon. di abduzione (nel sign. 2). 2. Metodo di dimostrazione indiretta, [...] che procede accertando, in base alle sue conseguenze, la falsità di una tesi, per poter dedurre la verità della tesi contraddittoria (coincide con la dimostrazione per assurdo e con la riduzione all’assurdo). ...
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apodissi
s. f. [dal lat. apodixis, gr. ἀπόδειξις «dimostrazione», der. di ἀποδείκνυμι «dimostrare»]. – Nella logica aristotelica, rigoroso processo di dimostrazione della validità di una singola proposizione [...] mediante la sua deduzione da un’altra verità più generale, compiuta dal pensiero dianoetico con l’uso del sillogismo ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una...
dimostrazione (demonstrazione)
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del linguaggio prosastico; lo si trova infatti una sola volta nella Commedia, mentre è abbastanza frequente nel Convivio. Esso presenta sempre il significato di...