dittongodittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una [...] per evitare ambiguità con notare e votare). Viceversa, l’uso moderno (scritto e parlato) ha ormai soppresso definitivamente il dittongo, anche in posizione tonica, quando sia preceduto da i, o da consonante palatale, o da un gruppo formato da muta ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] , o + vocale tonica (es. paura, beato, soave), senza eccezioni, e nel gruppo u + vocale tonica (es. zuavo), con le due eccezioni del dittongo uò (es. buono) e dei nessi con q o g velare (es. quando, guanto). Nel gruppo i + vocale tonica la dieresi si ...
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figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di [...] latina: Lo più che padre mi dicea: «Figliuole, Vienne oramai ...» (Dante). Una forma ant. figliulo (dove si ha la riduzione del dittongo uo a u, tipica, in posizione sia tonica sia atona, di varie zone dell’Umbria e della Toscana nei sec. 13° e 14 ...
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discendente
discendènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di discendere]. – 1. agg. Che discende: linea d.; fase d.; corsa d., di un tram o altro mezzo di trasporto urbano, quella che va dalla periferia [...] segue un tempo debole (per es., nel dattilo o nel trocheo). c. In linguistica, dittongo d. (v. dittongo, n. 1); accento (o intonazione) d., quello di una vocale o dittongo la cui ultima parte sia pronunziata con un tono più basso. d. In retorica ...
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q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri [...] le parole con i nessi cua, cue, cui: si confronti Arquata (col dittongo: u̯à) e arcuata (con l’iato: u-à), equità (col dittongo ascendente) e acuità (col dittongo discendente). ◆ Usi più com. della lettera come abbreviazione o simbolo: nella forma ...
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disteso
distéso agg. e s. m. [part. pass. di distendere]. – 1. agg. Steso, allungato, aperto: braccia d. lungo i fianchi; con la mano d.; anche, della posizione del corpo di chi giace o è sdraiato con [...] d. (ant.), di più stanze e di regolare struttura; cantare a voce d., spiegata, a piena voce; dittongo d., sinon. raro di dittongo discendente. Locuz. avv. per disteso, diffusamente, interamente, per filo e per segno (più com. per esteso): raccontare ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, [...] ermetica di un contenitore, ecc. c. In fonologia, ch. di un dittongo, processo (detto anche monottongazione) per il quale le due vocali di un dittongo si contraggono in una sola: così i dittonghi latini au, ae si sono chiusi nelle vocali romanze o, e ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato [...] (o si è dittongata) in «uo». ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] sono in uso sia le forme senza dittongo [percotiamo, percotéte, percotéssi, percotèndo, ecc.] sia quelle dittongate [percuotiamo, ecc.], che oggi sono preferite, contro la tradizionale regola del dittongo mobile). – 1. a. Con soggetto di persona ...
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monottongare
v. tr. e intr. [der. di monottongo] (io monottòngo, tu monottònghi, ecc.). – In linguistica, trasformare in monottongo; più com. come intr. (aus. avere), per lo più con la particella pron.: [...] il dittongo latino «au» si monottonga nell’italiano «o»; la parola «core» contiene il monottongo rispetto al dittongo di «cuore». ...
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Gruppo costituito da due vocali che si seguono nella medesima sillaba. Una delle due è vocale sillabica, l’altra può essere sia vocale vera e propria ma asillabica, sia semiconsonante. Il d. è ascendente se la vocale sillabica è la seconda;...
DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a seconda della posizione nel gruppo – a una...