stilnovostilnòvo (o stilnòvo; anche dólcestilnòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, [...] «il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolcestilnovo ...», XXIV, 55-57), di una tendenza poetica diffusa da Bologna in Toscana tra la seconda metà del Duecento e l’inizio del Trecento: i primi suoi rappresentanti furono il ...
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dolce
1. MAPPA È DOLCE un sapore, simile a quello dello zucchero, che costituisce, insieme con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative tradizionalmente considerate fondamentali [...] con la vetrina piena di dolci; essere goloso di dolci).
Parole, espressioni e modi di dire
acqua dolce
casa dolce casa
dolce al cucchiaio
dolce come il miele
dolce far niente
dolcestilnovodolce vita
fare gli occhi dolci
Citazione
In certi momenti ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] , s. alto o sublime, medio o mezzano, umile (detti anche, rispettivam., tragico, comico, elegiaco); per il dolcestilnovo, v. stilnovo. Con riferimento al genere di scrittura: s. oratorio; s. declamatorio; s. eroico, bucolico; s. epistolare (anche ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] n.; essere assetato di n. esperienze. Con riguardo alle produzioni del pensiero, dell’arte: la n. pittura, la n. poesia, il dolcestil nuovo (o novo); e con allusione a quest’ultimo: Ma dì s’io veggio qui colui che fore Trasse le nove rime (Dante ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] ); l’assenza di aspirazione viene indicata col segno «᾿», detto spirito dolce o lene (per es., in ἀδικία). 2. Principio immateriale di terminologia dei poeti medievali, in partic. del «Dolcestilnovo», quando descrivevano il moto dei sentimenti (v. ...
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nodo
nòdo s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. a. Intreccio di uno o più tratti di corda (o filo o nastro o altro elemento flessibile e relativamente sottile), consistente in un avvolgimento del tratto su sé [...] Erano i capei d’oro a l’aura sparsi Che ’n mille dolci n. gli avolgea (Petrarca); o anche crocchia: dalla nuca i – il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolcestilnovo (Dante); c’era ancora quel n. del voto, e più stretto che mai ...
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guittoniano
agg. – Relativo a Guittone d’Arezzo (c. 1235 - 1294), il poeta più rappresentativo del momento di trapasso tra la poesia siciliana e il Dolcestilnovo: le rime, le Lettere g., lo stile g., [...] la moralità guittoniana; sostantivato, i g., i seguaci e imitatori di Guittone ...
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dolcestilnovista
s. m. (pl. -i). – Poeta del dolcestilnovo; è forma poco com. per stilnovista. ◆ Analogam., dolcestilnovìstico per stilnovistico. ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio [...] : «O frate, issa vegg’io», diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolcestilnovo ...»). La figura del notaio, con funzioni analoghe a quelle attuali, comincia a delinearsi nel tardo medioevo, ma si afferma pubblicamente ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, 49-62). Sua materia poetica è l’amore, sia...
dolce (dolze)
Lucia Onder
Il termine torna frequentemente: in Inferno 19 volte, in Purgatorio 44, in Paradiso 43, in Vita Nuova 16, in Rime 27, in Convivio 27, in Rime dubbie 3, in Fiore 8 e in Detto 3. Con valore proprio l'aggettivo d. è...