enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema [...] d’italiano; in partic., e. di un teorema, l’insieme delle frasi, premesse alla dimostrazione e costituenti insieme con questa il teorema, nelle quali si dichiara che cosa s’intende dimostrare (tesi) e ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del fluido spostato; p. di Pascal, che si può enunciare così: in un fluido ideale (cioè incompressibile) in equilibrio, la pressione intorno a un punto è la stessa in tutte le direzioni ...
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atomico
atòmico agg. [der. di atomo] (pl. m. -ci). – 1. Attinente all’atomo: calore a., massa a.; numero a., numero che esprime quanti sono i protoni esistenti nell’atomo di un dato elemento chimico, [...] . b. Analogam., in logica matematica, è così detto un enunciato non riducibile a enunciati più semplici; per es., è un enunciato a. «Il triangolo è una figura geometrica»; non lo è l’enunciato «Piove e fa freddo» (che è detto invece composto o ...
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illocutivo
(o illocutòrio) agg. [dall’ingl. illocutive (o illocutionary), der. del lat. loqui «parlare»; cfr. allocutivo]. – In linguistica, detto di enunciato con il quale il parlante esprime la sua [...] promettere, rifiutare, ecc.; tale volontà, o forza illocutiva, si manifesta nell’enunciato in varî modi: tramite una particella, il modo del verbo, l’intonazione; per es., nell’enunciato «Sei andato dal medico?», l’indicatore di forza illocutiva è l ...
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legge
1. MAPPA Nel suo significato più generale, il termine LEGGE indica una norma di condotta morale, sociale o giuridica (l. morale, divina); 2. MAPPA in senso più strettamente giuridico, una legge [...] educazione; le leggi della malavita). 7. Nel linguaggio scientifico, infine, una legge è un enunciato che descrive un ordine e una regolarità in un fenomeno; un enunciato che si suppone valido in tutti i casi in cui il fenomeno può verificarsi (leggi ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] detta principio (per es., il principio, o legge, di conservazione dell’energia); è invece più appropriato parlare di legge quando l’enunciato ha un contenuto più ristretto (nel qual caso si denomina o dall’oggetto a cui si riferisce o dal nome di chi ...
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espansione
espansióne s. f. [dal lat. tardo expansio -onis, der. di expandĕre «espandere»]. – 1. L’atto e l’effetto dell’espandere e più spesso dell’espandersi; in partic.: a. In fisica, la trasformazione [...] (usato e diffuso soprattutto da A. Martinet) col quale si indica, in un enunciato più complesso, ogni elemento o gruppo di elementi che amplia il significato di un enunciato di base (o nucleo) e che può essere eliminato senza che si modifichino i ...
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molecolare
agg. [der. di molecola]. – 1. Della molecola, che è caratteristico di una molecola o ha comunque rapporto con le molecole: struttura m.; attrazione m.; fisica m., ecc. Associazione m., la [...] la molecola è una combinazione di due o più atomi, è detto enunciato m. (o composto), in logica matematica, un enunciato formato di più enunciati semplici, detti invece enunciati atomici (v. atomico, n. 3 b). ◆ Avv. molecolarménte, non com., e solo ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo [...] tentativo di attribuire un valore di verità ad ogni frase (un esempio tipico di paradosso semantico si ottiene chiedendosi se l’enunciato «questa frase è falsa» è vero oppure falso: v. paradosso1, n. 2 a); completezza s., proprietà di una teoria in ...
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teorema
teorèma s. m. [dal lat. tardo theorēma, gr. ϑεώρημα (propr. «ricerca, meditazione», der. di ϑεω-ρέω «esaminare, osservare»)] (pl. -i). – 1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile [...] fin dall’inizio) e la tesi (proprietà che s’intende dimostrare); si parla poi di t. invertibile, se, scambiando nell’enunciato l’ipotesi con la tesi, si ottiene un nuovo teorema (t. inverso). 3. Per estens., nel linguaggio giornalistico, il termine ...
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Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei...
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...