farisaicofariṡàico agg. [dal lat. tardo pharisaicus] (pl. m. -ci), letter. – Di o da fariseo, dei farisei: la setta farisaica. Più spesso fig., di atto o comportamento formalistico, ipocrita, dettato [...] da finto zelo o comunque falso, che nasconde le vere intenzioni di chi lo compie: osservanza f.; promesse, assicurazioni f.; con f. premura. ◆ Avv. fariṡaicaménte, in modo farisaico, ipocritamente: agire, comportarsi farisaicamente. ...
Leggi Tutto
antisraelismo
(anti-israelismo), s. m. Ostilità nei confronti dello stato di Israele e della sua politica. ◆ Poiché nel mio articolo sul sondaggio avevo scritto che rispuntava l’antisemitismo, i miei [...] sparare sui palestinesi che, se ricorrono al terrorismo, avranno pure le loro ragioni». Qui il pregiudizio diventa farisaico e l’anti-israelismo scivola nell’antisionismo e questo nell’antisemitismo. Spiego perché. (Piero Ostellino, Corriere della ...
Leggi Tutto
farisaismofariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme [...] nella vita pratica, sociale, politica. 2. fig. L’agire da fariseo, formalisticamente o addirittura con ipocrisia ...
Leggi Tutto
fariseo
fariṡèo s. m. [dal lat. tardo pharisaeus, gr. ϕαρισαῖος, dall’aramaico Pĕrīshayyā, che significa propr. «separato»]. – 1. Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel 2° sec. a. [...] (Dante, con riferimento a Bonifacio VIII); viso da f.; un agire da fariseo. Con questo sign., può essere usato anche al femm.: è una farisea; si comporta da farisea. 3. agg., non com. Farisaico (in senso proprio), dei farisei: la setta farisea. ...
Leggi Tutto
Dottore ebreo (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), detto anche Sh. il Vecchio. Con Hillēl (v.) nella direzione del sinedrio farisaico, fu tra le massime autorità spirituali della sua epoca, distinguendosi da Hillēl per un atteggiamento generalmente più...
SCANDALO
Agostino Tesio
. Teologia. - È una parola, azione, omissione, cattiva in sé o in apparenza, che è, al prossimo, incitamento e occasione di peccato. Lo scandalo è diretto, quando si ha intenzione di indurre il prossimo al peccato;...