fefé s. f. – Troncamento poet. di fede (da non confondere con fé o fe’ o fe troncam. di fece). Anticam. era di uso com. in numerose esclamazioni di conferma e d’asseverazione, quali: a fé (v. affé); [...] alla fé di Dio; in fé di Dio; per fé; per mia fé; per mia buona fé, ecc. ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] nelle 3e pers., féa, féano], pass. rem. féci, facésti, féce, facémmo, facéste, fécero, ant. o poet. féi, fésti, fé [scritto anche fe o fe’] o féo, fémmo, féste, fénno o férono o féciono o féro; fut. farò; imperat. fai o fa’ [senza radd. sint.] o fa [ ...
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troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta [...] e rimane con la prima terminante in vocale (es. gua’, po’, to’, vo’ per guata, poco, togli, voglio; diè, fè, piè per diede, fede, piede; fe’ o fé o fe, fra’ o frà o fra per fece, frate). Come si vede dagli esempî riportati (molti dei quali ormai solo ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] , te’ per tieni (più propriam. abbrev. del lat. tene), to’ per togli, ve’ per vedi, vo’ per voglio (ma ca’ o cà o ca per casa, fe’ o fè per fece, fra’ o frà o fra per frate, mo’ o mò per modo, pro’ o prò o pro per prode); ciò anche quando l’apocope è ...
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autodafe
autodafé (o àuto-da-fé) s. m. [dalla locuz. port. auto da fé ‹àutu dħḁ fè›, propr. «atto della fede»]. – In Spagna e nei suoi dominî (dalla fine del sec. 15° agli inizî del sec. 19°, soprattutto [...] durante il sec. 16°), proclamazione solenne della sentenza dell’inquisitore, cui seguiva l’abiura o la condanna degli eretici. Anche, il supplizio degli eretici sul rogo e le cerimonie che lo accompagnavano ...
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sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta [...] famiglia di virus A, la quale, poiché proviene dall'Oriente, è dai vocaboli Far East chiamata in laboratorio «FE». E questa influenza «FE» o asiatica, a sua volta, già si è arricchita di sottovarianti. (Mario Musella, Corriere della sera, 13 ottobre ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] già dichiarata, per introdurre testimonianze o fatti che la comprovino. Nell’esclam. in fede di Dio e sim., è forma meno com. di fé (v.). ◆ Il dim. fedina è usato nel sign. 4, per indicare sia l’anello nuziale stesso, sia un anellino in forma di fede ...
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buffer
‹bḁ′fë› s. ingl. (propr. «respingente, tampone» e sim.; pl. buffers ‹bḁ′fë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Nella tecnica, in genere, dispositivo che ha il compito di collegare due altri dispositivi, [...] evitando peraltro che uno influenzi nocivamente l’altro; in questo sign., equivale spesso a separatore. 2. In informatica, dispositivo di memorizzazione (detto, in ital., memoria tampone), in cui vengono ...
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consorte
consòrte (ant. consòrto) agg. e s. m. e f. [dal lat. consors -ortis, comp. di con- e sors «sorte»]. – 1. agg., letter. a. Che partecipa della medesima sorte di altri: Qual si fé Glauco nel gustar [...] de l’erba Che ’l fé consorto in mar de li altri dèi (Dante); quindi, in genere, compagno, partecipe: E invitò lui ch’egli volesse al manco De l’ultima vittoria esser consorte (T. Tasso); esser consorti nella gioia, nel dolore, ecc. (o della gioia, ...
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gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. [...] : di non gustar d’alcuna sorte Mai più vivanda, fermo era e disposto (Ariosto). Col di partitivo: Qual si fé Glauco nel gustar de l’erba Che ’l fé consorte in mar de li altri dèi (Dante); ti farò gustare del mio vino. c. Provare piacere del sapore di ...
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Città degli USA (71.831 ab. nel 2008), capitale del New Mexico, a 2118 m s.l.m., nel versante meridionale dei Monti Sangre de Cristo. È al centro di una regione agricola e mineraria (zinco, piombo, oro, argento, carbone). È anche un centro turistico...
Città dell’Argentina (368.369 ab. nel 2001), capoluogo della provincia omonima, situata alla confluenza del Río Salado e del Río Paraná. Il suo porto fluviale, cui fanno capo le province settentrionali e parte del Chaco, è collegato, con un...