sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] del s., di persona d’animo mite, aliena per natura dalla violenza. Il fiume di s. bollente, nell’Inferno dantesco, il Flegetonte continuità della famiglia, della stirpe, in quanto si ritiene che il sangue si trasmetta dai genitori nei figli: ci ...
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abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli [...] punito. 2. estens. Atto che faccia uso della forza fisica per recare danno ad altri; violenza: a. sui minori (nel linguaggio giornalistico, più di una persona sottoposta alla sua autorità (per es., figli minori) o a lui affidata per ragioni varie ( ...
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carnale
agg. [dal lat. tardo carnalis]. – 1. Della carne, relativo alla carne, cioè al corpo (in contrapp. a spirituale), spec. con riferimento al sesso: piaceri, diletti, appetiti c., desiderio c.; [...] , rapporto, conoscenza c., violenza c. (v. violenza, n. 2 a); i peccator carnali, Che la ragion sommettono al talento (Dante). 2. Dello stesso sangue: fratelli c., nati dallo stesso padre e dalla stessa madre; cugini c., figli di due fratelli carnali ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] tutte le s. della città; il preside ha riunito la s. nel cortile e ha tenuto un breve discorso; mio figlio ha fatto un viaggio farà s.; un metodo, un’idea che farà s.; purtroppo la violenza va facendo scuola. 6. fig. Complesso di insegnamenti dati o ...
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casa-rifugio
(casa rifugio), loc. s.le f. Centro di accoglienza destinato soprattutto a donne che hanno subito violenze o maltrattamenti, e ai loro figli. ◆ Per minori e donne vittime di maltrattamenti [...] : «Una casa-rifugio anonima, innanzitutto. Perché spesso la violenza si nasconde proprio tra le mura domestiche, i processi durano mano», afferma la [Michelle] Hunziker. (Alessandra Mangiarotti, Corriere della sera, 8 giugno 2007, p. 25) • Nella «casa ...
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difendere
difèndere v. tr. [lat. defendĕre, comp. di de- e -fendĕre «colpire, urtare», tema verbale che si ritrova anche in offendere e nell’agg. infensus] (pass. rem. difési, difendésti, ecc.; part. [...] . sostenere contro attacchi avversarî: le mamme difendono sempre i figli; debbo d. il mio operato; alcuni giornali gli hanno opporre difesa, contrapporre la propria forza alla violenza del nemico o dell’avversario: i soldati si difesero da prodi; ...
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sostituire
sostitüire (ant. sustitüire) v. tr. [dal lat. substituĕre, propr. «mettere, porre sotto» (comp. di sub «sotto» e statuĕre «collocare»), con mutamento di coniug.] (io sostitüisco, tu sostitüisci, [...] la violenza si era sostituita alla legge; la scuola non può sostituirsi alla famiglia nell’educazione dei figli; ha che possa s. il latte nell’alimentazione dei bambini; l’affetto della madre non può essere sostituito da nessun altro affetto. ◆ Part. ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] (Petrarca). In partic., portare via con la forza, con la violenza, o con la frode e l’inganno: deliberarono tòrre per forza tutti i suoi figli; t. la vita, uccidere, togliersi la vita, uccidersi; ant., t. la persona, privare della vita: non solamente ...
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spogliare
v. tr. [lat. spŏliare (der. di spolium «spoglia»), propr. «portare via le spoglie»] (io spòglio, ecc.). – 1. a. Togliere di dosso i vestiti, gli indumenti, in parte o completamente (in quest’ultimo [...] , dev’essere spogliato delle frasi più polemiche. 2. fig. a. Togliere, portare via con la violenza o l’inganno quanto che si possiede: si è spogliato di tutto per far studiare i figli; vi aiuterei, ma non posso spogliarmi di quel poco che ho. ...
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pacifico1
pacìfico1 agg. (ant. pacéfico) [dal lat. pacifĭcus, comp. di pax pacis «pace» e -ficus «-fico»] (pl. m. -ci). – 1. Che ama la pace, che rifugge da atti di forza, di sopraffazione, di guerra: [...] quieto vivere, e rifugge quindi da litigi e da ogni forma di violenza: un uomo, un individuo p.; è gente pacifica. O che un p.; beati i p., perché saranno chiamati figli di Dio, una delle beatitudini evangeliche (lat. beati pacifici, quoniam filii Dei ...
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Los olvidados
Rinaldo Censi
(Messico 1950, I figli della violenza, bianco e nero, 88m); regia: Luis Buñuel; produzione: Oscar Dancigers per Ultramar; sceneggiatura: Luis Buñuel, Luis Alcoriza, Max Aub, Pedro de Urdimalas; fotografia: Gabriel...
Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta di manifesto del surrealismo, L'âge...