arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] bello visibile (anticam. a. mute), o assol. arte con valore collettivo: critico d’arte; storico dell’a.; intenditore, profano d’arte; cinematografia (a. muta, prima dell’invenzione del film sonoro), detta anche settima arte (secondo una definizione ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] cosa e sim. eccezionali, capaci di entusiasmare grandemente: quel film è proprio la fine del m.!; pop., sembrare la si era dato convegno tutto il gran mondo. e. Con valore collettivo e tono pegg. e spreg., in frasi contenenti giudizî morali sull’ ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo [...] c’è scritto «stampe». b. Con valore generico o collettivo, tutto ciò che viene pubblicato e diffuso per mezzo della fr. bonne presse, mauvaise presse), a proposito di libri, film, spettacoli dei quali i giornali si siano occupati con articoli ...
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donna-killer
(donna killer), loc. s.le f. Sicaria, assassina su commissione. ◆ Nel corso del film la vedremo giustiziare due delle donne killer, l’una ormai casalinga e madre nella sua casa di Austin, [...] e circondata da «88 folli» sterminati dalla vendicatrice in un massacro collettivo. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 4 ottobre 2003, p. a circospezione, soprannomi e parole d’ordine. Nel film «Nikita», la donna-killer veniva contattata con il ...
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riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, [...] dichiarazione, da parte di uno stato che partecipa a un accordo collettivo, di non accettare una o più disposizioni dell’atto stesso. indice potevano essere letti solo con r.; film visibile per adulti con r., film la cui visione, in valutazioni non ...
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insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: [...] Preceduto da tutti, tutti quanti (o, con valore neutro o collettivo, tutto, tutto quanto), indica la totalità delle persone o degli indicare l’aggiungersi di una qualità a un’altra: un film piacevole e i. istruttivo). Insieme!, in marina, voce di ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] particolare settore teorico o pratico. Al sing., ma con valore collettivo, nella locuz. uomo di studio, studioso interamente dedito a televisivo; gli s. della RAI), e per la ripresa di film (sinon., in quest’ultimo caso, di teatro di posa, affermatosi ...
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triviale
agg. [dal lat. trivialis, der. di trivium «trivio»; le accezioni del n. 2 a sono influenzate da usi analoghi fr., ingl. e ted., e in partic. è un calco dall’ingl. l’uso matematico]. – 1. Da [...] t.; un gesto, uno scherzo t.; comportamento, contegno t. (e sostantivato al masch., con valore neutro e collettivo: evitare il triviale; quel film è l’apoteosi del triviale). Riferito a persona che nelle parole e negli atti mostri trivialità: è un ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî [...] un accordo e di rapporti analoghi, sia privati e personali, sia collettivi, giuridici, economici e politici: r. dell’amicizia, del fidanzamento e aprendo prospettive del tutto nuove: un romanzo, un film, uno spettacolo di rottura. In partic.: a. In ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; [...] un programma: la p. di una serie di commedie alla televisione; anche, rappresentazione, proiezione: i film di prossima p. in questa sala; con sign. collettivo, il complesso dei programmi radiofonici e televisivi previsti per un dato periodo di tempo ...
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Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano (n. Bagheria 1956). Si è occupato di fotografia, è stato regista teatrale e televisivo e autore di documentari prima di approdare al cinema con Il camorrista (1986). Con il film successivo,...
Martóne, Mario. - Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, con L'incrinatura e Musica da...