spiacere
spiacére v. intr. [da dispiacere2, per riduzione del pref. dis- a s-] (coniug. come piacere; aus. essere). – Variante di dispiacere, nel sign. di non piacere e di essere causa di rammarico, [...] chi più sa più spiace (Dante); non vi spiaccia cangiare il mio desiderio in lieta speranza (Manzoni); frequente in formuledi cortesia: permette? dovrei solo consegnare questo foglio all’impiegato, se non le spiace; o per esprimere il rammarico, per ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] ascritto all’ordine per grazia particolare, non per diritto di nascita. Con sign. più tenue in formuledi cortesia: di grazia (ormai in disuso), per favore, per cortesia: di g., sa dirmi l’ora?; di g., tacete; con vostra buona g., con buona g ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] disturbo (sul modello del fr. se donner la peine): se si fosse dato la p. di avvertirmi, avrei provveduto in tempo (e in formuledi cortesia: si dia la p. di controllare che la cifra sia esatta); meritare, valere la p. (modellata anche questa sul fr ...
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ridotto1
ridótto1 (ant. ridutto, redutto) agg. [part. pass. di ridurre: è il lat. redŭctus, part. pass. di reducĕre]. – 1. Condotto in una determinata condizione, diversa da quella di prima; con questo [...] In partic.: a. In chimica, che ha subìto riduzione: ferro r., stato ridotto. b. In linguistica, vocale r., che presenta un grado di durata, o un grado di sonorità, o entrambi, minori di quelli delle altre vocali dello stesso sistema linguistico. Nell ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] cit., loc. cit., l. c.), formule con cui in testi di studio si fa riferimento a passi di un’opera già citati precedentemente. b. Nella mente»). ◆ Anticam. fu in uso anche una forma lugo, con riduzione del dittongo uo a u (v., per questo fenomeno, l’ ...
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Cavalieri, principio di
Cavalieri, principio di criterio che consente di stabilire se due superfici hanno la stessa area o due solidi hanno lo stesso volume. Il criterio fu utilizzato da B. Cavalieri nella prima metà del xvii secolo, anticipando...