giudiziogiudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] ’accertamento dei fatti; g. di merito, se riguardano il diritto sostanziale; g. di rito, se riguardano lo svolgimento del cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca al lupo, c’è giudizio? (Manzoni); uomo di g., senza g.; ragazzo di poco g.; ci ...
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pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta [...] cioè comprometta l’esecuzione di una eventuale decisione favorevole del giudice competente; spec. in frasi del tipo: senza p. dei miei diritti; senza p. di terzi; in p. di, con riferimento ad azione giudiziaria, civile o penale, proposta a carico di ...
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continenza formale loc. s.le f. (giur.) Il requisito di misura, correttezza e moderazione espressiva che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. [...] all'italiana, Treccani.it, 2019, Il libro dell'anno del diritto 2019) • La continenza formale attiene invece al modo con cui il racconto sul fatto è reso o il giudizio critico esternato, e cioè alla qualità della manifestazione. Essa presuppone ...
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continenza sostanziale loc. s.le f. (giur.) Il requisito dell’aderenza alla verità dei fatti, che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. ♦ [...] può esserlo perché non si può dimostrare la verità di un giudizio che implichi opzioni di valore”. (Antonio Fundarò, Orizzontescuola.it relazione all'interesse pubblico alla comunicazione e al diritto-dovere di "denuncia". Essa si riferisce quindi ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] di giudicare dell’applicazione delle norme giuridiche da parte dei giudici di primo e secondo grado, di esprimere cioè un giudizio di diritto, e non di pronunciarsi in merito all’accertamento dei fatti da parte loro, di esprimere cioè un proprio ...
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competènza s. f. [dal lat. tardo competentia, der. di competĕre «competere»]. – 1. a. L’essere competente; idoneità e autorità di trattare, giudicare, risolvere determinate questioni. In partic., nel diritto [...] Capacità, per cultura o esperienza, di parlare, discutere, esprimere giudizî su determinati argomenti: avere c., poca, molta c. in un ente, durante l’esercizio, ha, rispettivamente, il diritto di esigere e l’obbligo di pagare; competenze d’interessi ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] saggia; un’aurea s.; e con senso più generico, giudizio, opinione, massima, proferiti da chi ha l’abitudine di la sentenza! In partic., atto volto all’accertamento e alla dichiarazione di diritti e a porre fine a controversie: la s. dell’arbitro; la ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] il capitale che produce un rendimento uguale alla rendita. In diritto civile, debito di v., quello che ha per oggetto tutti i v., espressioni di origine nietzschiana); giudizio di valore, in contrapp. al giudizio di realtà (riferito a ciò che avviene ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] una ragazza con poco s., senza sentimento, con poco giudizio, senza giudizio; fam., uscire, essere fuori di s., montare molti valenti uomini uno armario di ragione civile [= un’arca di diritto civile] fu reputato (Boccaccio). 5. ant. Senso, concetto, ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] qualche cosa, vantarsene (per lo più senza averne effettivo diritto); letter., ascrivere a merito a qualcuno; Perfetta vita respinta, a partire dall’esame del caso concreto portato in giudizio. La competenza nel merito è di norma riservata ai giudici ...
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Diritto
Giudizio di rinvio Giudizio che ha luogo a seguito della sentenza della Corte di cassazione quando questa, accogliendo il ricorso, abbia cassato la sentenza impugnata e non abbia ritenuto sussistenti i presupposti per poter decidere...
Atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un falso giudizio.
Diritto
v. Simulazione. Diritto civile, Simulazione del reato
Giochi
Giochi di s. Giochi da tavola che ricostruiscono le condizioni effettive in cui si sono svolti o...