famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] bambina. Sacra f., quella di Gesù, la Madonna e s. Giuseppe, anche in quanto oggetto di raffigurazione d’arte: la «Sacra F costui, sì come nobile uomo e ricco, molta f. e cani (Boccaccio); le mancie che si dovranno lasciare alla f. de’ miei ospiti ( ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] era tutta una montatura; ellitticamente: hai saputo del povero Giuseppe?, alludendo a una disgrazia, a un incidente, a una vi fu fatto, so io grado alla fortuna più che a voi (Boccaccio). 10. Con uso intr.: a. Aver sapore (conforme all’originario sign ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] Vivere: Coppo di Borghese Domenichi, il quale fu nella nostra città (Boccaccio); Ei fu (Manzoni); anche nel linguaggio com.: c’era una : Antonio Rossi del fu Giuseppe; spesso con la prep. del sottintesa: A. R. fu Giuseppe. d. Avere vita, avere ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] regionale (settentr. il Carlo), anche in unione col cognome (il Giuseppe Rossi). Quando il cognome è solo, l’uso dell’articolo casi è del tutto insolito (il Petrarca, il Boccaccio, o Petrarca, Boccaccio, ma di norma senza articolo Colombo, Mazzini, ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] o senza art.), il signore: madonna, ecco messer che torna (Boccaccio); Poi che costui si vide qua il messere (Pulci); anche, il i pedanti (Carducci, con allusione all’editore fiorentino Giuseppe Polverini; è probabile reminiscenza d’un noto sonetto ...
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niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, [...] detto. Guai se ti metti a scrivere pensando il contrario! (Giuseppe Pontiggia); non ha trovato n.; non lo contraddice in n.; , cominciò più forte a chiamare: ma ciò era niente (Boccaccio); fare finta di n., fingere di non accorgersi di qualche ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] nazioni industrializzate una compulsione nevrotica a disputare partite (Giuseppe Genna); poco com., i. un castigo, una a lui impose che principio desse alle felici novelle (Boccaccio); con ellissi del verbo dipendente: Pur nuova legge impone ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] via, perché chiude il ciclo delle feste natalizie; f. di san Giuseppe, di sant’Anna, ecc., il giorno (festivo o no ad altri dà allegria: per aver festa e piacere dello innamoramento di Calandrino (Boccaccio); l’arrivo del circo fu una f. per tutti; e ...
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successore
successóre s. m. [dal lat. successor -oris, der. di succedĕre «venire dopo, sottentrare» (supino successum)]. – 1. (f. succeditrice, ma la forma è per lo più evitata) Chi succede, cioè subentra [...] famose ricchezze si videro senza successor debito rimanere! (Boccaccio); è morto senza s. legittimi. In funzione di assiomatiche per l’aritmetica, come quella elaborata dal logico ital. Giuseppe Peano (1858-1932), il concetto di successore viene in ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] ’uno era chiamato Stecchi, l’altro Martellino e il t. Marchese (Boccaccio). b. Locuz. particolari: t. età, l’età, e quindi il pensier di Dante La terza Italia (Carducci, nel sonetto «Giuseppe Mazzini»); il poeta della t. Italia, perifrasi con cui ...
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BOCCACCIO, Giuseppe
Amalia Barigozzi Brini-Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Girolamo e Caterina Sporta, nacque a Colorno nel 1790 o1791. Pare che fin da bambino si esercitasse nello studio del disegno, dimostrando tali qualità da interessare...
PASINI, Alberto
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Busseto, in provincia di Parma, il 3 settembre 1826 da Adelaide Crotti Balestra e da Giuseppe, funzionario dell’amministrazione pubblica del Comune parmense, artista dilettante ed appassionato...