pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] parlare a voce alta; oggi ha fatto un gran caldo, e così p. ieri. b. Come cong. introduttiva di proposizioni concessive implicite (e in questo caso è assai frequente la forma tronca pur): pur lavorando, ascolto ciò che dite, anche lavorando, anche se ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] principî di economia, di linguistica, ecc. In partic., p. giuridici o principî del diritto, norme esplicite o implicite dell’ordinamento giuridico (in quest’ultimo caso individuate attraverso l’elaborazione dei giuristi) che ne esprimono i criterî e ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] di modo «infinito» (è esplicita, per es., la causale nella frase «poiché non seppe rispondere, tacque», mentre è implicita nella frase «non sapendo rispondere, tacque»). ◆ Avv. esplicitaménte, in modo chiaro e preciso, senza sottintesi o ambagi: dire ...
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assiomatica
assiomàtica s. f. [dall’agg. assiomatico]. – 1. In genere, ogni dottrina degli assiomi. In partic., quel ramo delle scienze matematiche in cui si discute dei principî della matematica (in [...] , per cui la scienza viene concepita come un sistema ipotetico-deduttivo, basato esclusivam. su un insieme di definizioni implicite formali degli enti fondamentali, cioè su assiomi che possono essere scelti ad arbitrio purché siano compatibili. ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] : p. a qualcuno, a qualcosa; con diverse sfumature affettive che possono essere determinate da avverbî, da complementi, o che sono implicite nel contesto: p. a una persona con affetto, desiderio, rimpianto; p. a una cosa con timore, con orrore, con ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] idee: i. espressa in parole, tradotta in immagine; vocabolo, segno che esprime un’i. o richiama un’i.; nella parola «fuoco» sono implicite le i. della fiamma, della luce e del calore. b. Nel linguaggio filos. il termine, usato per la prima volta da ...
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sufficiente
sufficiènte (o sufficènte; ant. sofficiènte) agg. [dal lat. sufficiens -entis, part. pres. di sufficĕre «bastare», comp. di sub- e facĕre «fare»; il sign. 2 ricalca il fr. suffisant]. – 1. [...] sala s. a contenere cento persone; non trovo parole s. a esprimervi la mia gratitudine. Senza determinazioni (che sono per lo più implicite nel contesto): la vita è sempre più cara, e lo stipendio non è più s.; è una pensione familiare, ma il vitto ...
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dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, [...] per codificare i simboli di un sistema assegnato; talvolta è anche sinon. di codice: in questo però sono generalmente implicite le regole della codifica e non solo le parole. b. In informatica, tabella di corrispondenza usata per specificare gli ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] sabato.
Grammatica. – Le proposizioni si distinguono comunemente in esplicite, quando hanno un predicato di modo finito, e implicite, quando il predicato è di modo non finito. Con riguardo all’autonomia sintattica, si distinguono p. indipendenti (o ...
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causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni [...] che e sim. (per es.: «Mi tolgo la giacca perché fa caldo»; «Poiché non intesi la domanda, preferii tacere»), o implicite, con il verbo nel participio passato, nel gerundio, o nell’infinito introdotto dalle prep. per, di, a (per es.: «Riconosciuto ...
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In sintassi, le proposizioni subordinate che hanno il predicato di modo ‘indefinito’ (infinito, participio, gerundio), contrapposte alle proposizioni esplicite: ‘camminando di questo passo, non arriveremo mai’ (implicita); ‘se camminiamo di...