innatismo
s. m. [der. di innato]. – Nel linguaggio filos., dottrina gnoseologica, opposta all’empirismo e al sensismo, secondo cui determinate idee o principî conoscitivi sono presenti nella mente dell’uomo [...] non già ad idee determinate (i. contenutistico), bensì a certe categorie di pensiero o forme di organizzazione dei dati dell’esperienza: i. platonico, cartesiano; analogam., i. pratico, che afferma il carattere innato di certi principî etici. ...
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innatistico
innatìstico agg. [der. di innatismo] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., che si riferisce, che è proprio dell’innatismo: concezioni innatistiche. ...
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innato
agg. [dal lat. innatus, part. pass. di innasci «nascere dentro», comp. della prep. in «dentro» e nasci «nascere»]. – Che si possiede fin dalla nascita, congenito: idee i., secondo la dottrina [...] filosofica dell’innatismo, le idee non acquisite attraverso l’esperienza, ma presenti alla mente fin dalla nascita, almeno come virtualità: l’istinto di conservazione è i. in tutti gli esseri. Con sign. più generico, naturale, spontaneo: con una ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si [...] può e deve essere messa alla prova, controllata ed eventualmente modificata o abbandonata: si oppone quindi sia all’innatismo sia al razionalismo, nonché ad ogni forma di metafisica che postuli entità soprasensibili. Nel pensiero antico l’empirismo ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica [...] di tutte le forme di conoscenza, spec. di quelle (come i concetti e le idee) tradizionalmente attribuite alle superiori facoltà conoscitive: il s. di Campanella; il s. di Condillac; il s. settecentesco ...
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nativismo
s. m. [der. di nativo]. – Ogni concezione filosofica (detta più comunem. innatismo) che ammette il carattere nativo, innato di idee, attitudini, facoltà, qualità, opponendosi, nella teoria [...] della conoscenza, al sensismo e all’empirismo: il n. platonico, cartesiano, leibniziano ...
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In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia all’esistenza nella mente di capacità ordinatrici...
Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, e si distingue dal ‘sensismo’, che ammette...