interiezioneinteriezióne s. f. [dal lat. interiectio -onis, propr. «inserzione, intercalazione», der. di intericĕre «mettere, gettare in mezzo», comp. di inter- e iacĕre «gettare»]. – In grammatica, [...] sinon. di esclamazione, come parte del discorso: dopo aver sospirato e risospirato, e poi lasciato scappar qualche interiezione (Manzoni). ...
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interiettivo
agg. [tratto da interiezione; per la forma, cfr. lat. tardo interiectivus «intercalato»]. – Che ha valore o funzione d’interiezione: locuzione, frase i. (come, per es., corpo di Bacco!; [...] e liberi!). Meno com., ricco di interiezioni: la prosa i. del Pascoli; la poesia i. dei crepuscolari. ◆ Avv. interiettivaménte, in tono o con funzione di interiezione: forma verbale, locuzione usata interiettivamente; pronunciare interiettivamente ...
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interiezionale
agg. [der. di interiezione], non com. – Relativo alle interiezioni, che ha la natura o l’aspetto o la funzione di una interiezione; è forma meno com. di interiettivo. ...
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deprecativo
agg. [dal lat. tardo deprecativus]. – Che depreca, che tende a scongiurare un male: esclamazione d., formula d., interiezione che ha valore di supplica o scongiuro (come spesso deh!). ...
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o2
o2 ‹ó› interiez. [lat. ō] (senza radd. sint.). – Ha la funzione di rafforzare il vocativo nei casi seguenti: nel rivolgere il discorso o un’invocazione: O patria mia, vedo le mura e gli archi (Leopardi); [...] impazziti?; è letter., oltreché enfatica, se preceduta dal verbo: Marciate, o de la patria incliti figli (Carducci). L’interiezione o vocativa è proclitica; non è invece necessariamente proclitica l’esclamazione di piacere, di noia, di meraviglia, di ...
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esclamazione
esclamazióne s. f. [dal lat. exclamatio -onis]. – L’esclamare, e più spesso, in senso concr., la parola o le parole dette esclamando: prorompere in esclamazioni; un’e. di gioia, di dolore, [...] espressivi, come gesti, mimica facciale, ecc., per cui sta spesso ai margini del linguaggio articolato; un puro gesto vocale sono le interiezioni come ahi!, oh!, ecc., e poco di più quelle del tipo per bacco!, accidenti! e simili, in cui il valore ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] v. che è abruzzese; è da pochi anni che sta a Venezia, ma ha già preso il v. del veneziano. d. Interiezione, suono inarticolato o grido, in quanto caratteristici di un individuo o dotati di una particolare funzione espressiva: quando parla, poveretto ...
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h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] un fonema h, come non lo possiedono le altre lingue romanze; non ha rilievo il fatto che un suono h ricorra in alcune interiezioni o si trovi in questo o quel dialetto; e d’altra parte il cosiddetto c aspirato fiorentino non è un fonema a sé ma ...
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hamza
‹hàm∫a› s. f. [voce araba, propr. «compressione»]. – Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto: è propriam. [...] (per es. della vocale tonica di Verein ‹feràin›); in italiano l’attacco o lo stacco duro può accompagnare qualche interiezione (per es., un oh o un mah pronunciati con particolare enfasi). Nella comune traslitterazione degli orientalisti, la hamza in ...
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vale
(lat. «sta’ bene!»). – Interiezione che i Romani pronunciavano nel commiato o scrivevano in fondo alle lettere (è la seconda pers. sing. dell’imperativo di valere; pertanto il plur., rivolto a più [...] persone, è valete). In ital. è usata con tono solenne o faceto, in partic., in testi letterarî o poetici, come estremo saluto a morente o a defunti: giacendomi Fra le pie zolle e l’erba, Attenderò chi ...
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interiezióne Parte invariabile del discorso con valore esclamativo che si può esprimere mediante parole o espressioni linguistiche indicanti meraviglia, gioia, dolore ecc. Non è sintatticamente legata alla proposizione cui appartiene ed è quasi...
L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati soggettivi del parlante. Priva di legami...