interpretazioneinterpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di [...] , soprattutto nel linguaggio giudiziario, con riferimento all’attività dell’interprete: delitto di falsa i., quello commesso da chi, essendo stato nominato interprete in un processo, dà interpretazioni mendaci o afferma fatti non conformi al vero. 3 ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] interpretazione di certe leggi fisiche: r. delle tre dita, r. del cavatappi, r. delle fasi, r. d’oro; nell’uso grammaticale: le r. della grammatica, della sintassi; le r. delle il modo per riformare alcune dellenorme secondo le quali sono regolate ...
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manipolativo
agg. [der. di manipolare2]. – Relativo alla manipolazione, che serve a manipolare. Con accezione partic., nel linguaggio giuridico, sono chiamate sentenze m. (o anche manipolatorie), nel [...] precetto costituzionale (la denominazione deriva dalle particolarità del processo interpretativo che si attua mediante una «manipolazione», cioè attraverso un adattamento, dellanorma); possono essere sostitutive, aggiuntive, ricostruttive a seconda ...
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restrittivo
agg. [der. del lat. restrictus, part. pass. di restringĕre «restringere»]. – Che tende, che vale a restringere, quasi sempre nel sign. fig. di limitare l’efficacia, ridurre l’estensione: [...] condizione, formula r.; misure r. del credito, dell’informazione; misure r. della libertà personale, l’arresto o la libertà vigilata; in diritto, interpretazione r., interpretazione di una norma giuridica mediante la quale l’interprete restringe il ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] l’uno letterale, l’altro allegorico (Buti); interpretazione l. della legge, in diritto, l’interpretazione che attribuisce alla norma giuridica il senso che risulta dal significato proprio delle parole nella loro connessione; traduzione l., che rende ...
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rigor
s. m., lat. – Rigidità, rigore. Si usa nel linguaggio giur. per indicare l’interpretazionedellanorma nel suo significato più ristretto, aderente al massimo alla sua essenza; e in medicina nelle [...] locuz. rigor mortis, equivalente dell’ital. rigidità cadaverica, e rigor parkinsoniano, l’ipertonia diffusa che si osserva nelle sindromi parkinsoniane. ...
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sopra-
sópra-. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), [...] variante sovra- e, come questa, produce di norma il raddoppiamento della consonante semplice con cui ha inizio la parola sono soltanto prevedibili o di trasparente e facile interpretazione (come avviene in alcune terminologie quali quella geografica ...
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canone
cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani, da cui poi, sin dall’età omerica, [...] la conquista o la dimostrazione della verità. 2. Per estens.: a. Elenco di opere o di autori proposti come norma, come modello (per es , dando peraltro al concetto di «equità» un’interpretazione bilaterale, da un lato come adeguata remunerazione del ...
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legislatore
legislatóre s. m. (f. -trice, non com.) [dal lat. legislator -oris, comp. di lex legis «legge» e lator -oris «che propone, che presenta»]. – Chi fa, chi emana le leggi: Solone fu un grande [...] dei criterî in base ai quali deve essere effettuata l’interpretazionedella legge). Nel linguaggio giur. e politico, indica sia l’insieme degli organi che hanno cooperato alla formazione dellanorma sia, in senso restrittivo e più proprio, l’organo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] tradizione esegetica medievale, uno dei quattro modi d’interpretazionedella Bibbia; gli altri sono: letterale, allegorico, anagogico. 2. s. f. a. Insieme di consuetudini e di norme riconosciute come regole di comportamento da una persona, un ...
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Industria
Claudio Sardoni
Andrea Saba
Giuseppe Torre
Mario Colacito
(XIX, p. 152; App. II, ii, p. 28; III, i, p. 866; IV, ii, p. 177; V, ii, p. 664)
Parte introduttiva
di Claudio Sardoni
Alla fine degli anni Novanta l'i. italiana ha registrato...
In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...