ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che [...] sole Fu quel ch’i’vidi (Petrarca). Per estens., come sinon. (non com.) di esagerazione: lo dico senz’ombra di iperbole. 2. In geometria, curva piana appartenente alla famiglia delle coniche (v. conica), che si ottiene cioè come sezione di un cono ...
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iperbolicoiperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; [...] fra i tempi impiegati dai due segnali: il luogo dei punti nei quali tale differenza ha un certo valore è un’iperbole. c. In astronautica, è detta velocità i. la velocità che un veicolo spaziale deve avere per allontanarsi indefinitamente dalla Terra ...
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trasverso
trasvèrso agg. e s. m. [dal lat. transversus, comp. di trans- «trans-» e versus, part. pass. di vertĕre «voltare, girare»; cfr. lat. tardo transvertĕre «volgere altrove»]. – 1. agg. Trasversale: [...] . Con sign. specifici: a. In geometria, asse t. di un’iperbole, quello dei due assi di simmetria dell’iperbole che incontra la curva in due punti reali (vertici dell’iperbole); l’altro si chiama asse non trasverso. b. In cinematica, accelerazione ...
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reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto [...] , n. 1 e); corpo del r., v. corpo, n. 1 b; quasi reato, locuz. usata per indicare il reato putativo e il reato impossibile (v. ai due aggettivi). Nell’uso com., per iperbole o ironia: il mio capo ufficio considera un r. la scarsa puntualità. ...
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tiranneggiare
v. tr. e intr. [der. di tiranno] (io tirannéggio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. Governare, reggere, trattare con tirannia, esercitando la tirannide o adottando comunque un comportamento [...] i proprî dipendenti; sentendo limitata la propria libertà, i figli ritenevano a torto di essere tiranneggiati dai genitori; con iperbole scherz.: si lamenta che il marito la tiranneggia. Per estens., non com., di fatti che obbligano a determinati ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia [...] la notizia rivelata: ascoltò esterrefatto quella terribile r.; il documento contiene rivelazioni di somma importanza. b. Per iperbole, riferito a scoperte inattese, a fatti che si rendano improvvisamente noti, a verità che, conosciute, producano viva ...
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miniatura
s. f. [der. di miniare]. – 1. a. L’arte di dipingere in piccole proporzioni, con colori e oro, su pergamena, carta, rame, avorio, ecc. In origine, la decorazione dei codici col minio. b. In [...] in dimensioni molto più piccole di quelle naturali (un minigolf con ponti, castelli, mulini in miniatura). Anche riferito, per iperbole, a persone: un ometto, una signorina in m., di bambini che abbiano l’atteggiamento e i modi di persone adulte ...
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accecare
v. tr. e intr. [der. di cieco] (io accèco, tu accèchi, ecc.; le forme con -cie- sono rare). – 1. tr. a. Rendere cieco, privare della vista: accecarono tutti i prigionieri; una scheggia di granata [...] alla civetta che abbagliata dal sole era andata ad accecarsi un occhio contro un ramo, e gemeva (Tombari). Per iperbole, privare momentaneamente della vista, abbagliando o obbligando a chiudere gli occhi: un sole, un fumo, una polvere che acceca ...
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scomparire
v. intr. [der. di comparire, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come comparire; nelle accezioni del n. 1 si preferiscono al pres. le forme io scompàio, tu scompari, ecc., pass. rem. scomparvi, [...] sono ormai scomparsi del tutto; dopo gli ultimi avvenimenti la serenità in famiglia è proprio scomparsa. d. Per iperbole, perdere di importanza, vanificarsi, diventare inconsistente: di fronte ai tuoi meriti, i suoi scompaiono. e. eufem. Morire: è ...
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favella
favèlla s. f. [der. di favellare2]. – 1. a. La parola, intesa come facoltà di parlare: il dono, l’uso della f.; perdere, riacquistare la f.; ma perdere la f., anche, per iperbole, rimanere senza [...] parole, senza saper che dire. b. L’atto di parlare, discorso, e anche il modo di parlare: la tua chiara favella, Che mi fa sovvenir del mondo antico (Dante); con mesta e flebil voce uscìo Espedita e chiarissima ...
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Linguistica
Figura retorica, consistente nell’esagerazione di un concetto oltre i termini della verosimiglianza, per eccesso (le grida salivano alle stelle) o per difetto (non ha un briciolo di cervello).
Matematica
In geometria, curva aperta,...
IPERBOLE
. Figura retorica, o meglio tropo, per cui, volendo esprimere che un oggetto, una qualità, un'azione oltrepassa i limiti consueti, si va oltre i limiti della realtà e della possibilità; p. es.: è un leone, correre come il vento, tagliare...