eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, [...] 5, In primo piano) • Se Hamastan significasse l’interruzione della tregua unilaterale (hudna) nei confronti di quella che gli islamisti continuano a definire «l’entità sionista»; se riprendessero gli attacchi suicidi, anche giustificati come forma di ...
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etnonazionale
(etno-nazionale), agg. Relativo all’essere e al sentirsi nazione da parte di un’etnia, di un popolo. ◆ C’è però anche un’altra idea di autogoverno (talvolta confusa con la precedente). [...] , in maniera assai differenziata: a seconda dell’esperienza, dell’origine etnonazionale e, soprattutto, del modo di interpretare l’islam. (Renzo Guolo, Repubblica, 15 luglio 2006, p. 47, Almanacco dei libri).
Composto dal confisso etno- aggiunto all ...
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warlord
s. m. e f. inv. Signore della guerra. ◆ è comprensibile al tempo stesso l’indignata reazione di Mohammed Ata quando respinge, a nome di tutti i mujaheddin, l’etichetta abusiva di warlords: (Ettore [...] potere mettendo fine al caos prodotto dalla guerra tra i mujaheddin che avevano costretto al ritiro i sovietici, gli islamisti hanno visto crescere il consenso promettendo di mettere fine allo strapotere dei warlords locali e riportare legge e ordine ...
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tradizionista
s. m. [der. di tradizione] (pl. -i). – Termine usato dagli islamisti per indicare i cultori delle tradizioni canoniche musulmane. ...
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tradizionistica
tradizionìstica s. f. [der. di tradizionista]. – Termine usato dagli islamisti per indicare lo studio delle tradizioni canoniche musulmane. ...
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antisaddamista
s. m. e f. Schierato contro Saddam Hussein, dittatore dell’Iraq fino al 2003. ◆ Gli arabi sunniti sembrano oggi i più deboli, divisi come sono tra saddamisti e antisaddamisti, sparpagliati [...] tattica, e illusioni sanguinose di vendetta, fino a convergenze suicide con i piccoli virulenti gruppi di terroristi islamisti affluiti numerosi nel paese devastato dall’occupazione occidentale. (Luigi Pedrazzi, Liberazione, 10 febbraio 2005, p.1 ...
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woke agg. Detto di chi si sente consapevole dell’ingiustizia rappresentata da razzismo, disuguaglianza economica e sociale e da qualunque manifestazione di discriminazione verso i meno protetti; usato [...] a ricoprire l’incarico) della storia Usa. (Enrico Franceschini, Repubblica.it, 22 gennaio 2021, Esteri) • Così come gli islamisti di origine occidentale (leggi: bianchi) sono spesso i peggiori perché devono dimostrare la forza del loro odio verso le ...
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Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana [...] da guerra e fame. In queste settimane, dopo l’offensiva nell’Isis, la lotta strada per strada tra combattenti palestinesi e miliziani islamisti, la stampa è tornata a volgere lo sguardo a Yarmouk. Ma dove sono finiti tutti gli altri? Dove è oggi il ...
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Denominazione (in lingua inglese Haqqani Network) di un gruppo di militanti islamisti attivo in prevalenza lungo la linea Durand che separa l’Afghanistan dal Pakistan, interessando anche le province sud-orientali di Paktia, Paktika e Khost,...
panislamismo
Termine col quale si indica un insieme di tendenze e di movimenti islamisti moderni che, in nome del carattere universale dell’islam, hanno mirato a rinnovare l’unione spirituale e morale della umma musulmana e a riaffermarne...