ladino1
ladino1 agg. e s. m. [dall’engadinese ladìn (che è il lat. latīnus «latino»), nome con cui si designa la parlata locale]. – Denominazione comune a tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina [...] , del Friuli e delle valli dolomitiche di Badia, Fassa, Gardena, Marebbe e Livinallongo: i dialetti l. (e come s. m., il ladino); relativo a questi dialetti, o che parla uno di questi dialetti, o abita nelle regioni in cui sono parlati: la fonetica l ...
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ladino2
ladino2 agg. [lat. latīnus; cfr. la voce prec. e v. latino]. – 1. a. Facile, scorrevole, detto del parlare; sciolto, disinvolto nell’espressione; sollecito nell’operare. Questi sign., oggi poco [...] . 2. Dal senso di «domestico» (contrapp. a «selvatico», riferito a piante o animali), che anche ebbe la parola, deriva il nome del trifoglio l. (o assol. ladino s. m.), ottima pianta da foraggio, detta anche trifoglio bianco o trifoglio d’Olanda. ...
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gricia
grìcia s. f. [propriam. pasta alla gricia, cioè «al modo dei grici», nome con cui era popolarmente indicata a Roma nel sec. 19o una categoria di negozianti di pane e generi alimentari che si dicevano [...] provenienti dai Grigioni svizzeri (in ladino Grischum) o dalla Valtellina o forse anche dal Friuli]. – In gastronomia, pasta alla g., tipico piatto laziale in cui la pasta, per lo più bucatini, spaghetti o penne, è condita con guanciale tagliato a ...
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grigione1
grigióne1 agg. e s. m. e f. [dal fr. grison, che è dal romancio grischun, voce di origine preromana]. – Relativo al Cantone dei Grigioni, il più vasto dei cantoni della Svizzera, di cui occupa [...] la parte orientale; come sost., abitante o originario dei Grigioni; dialetti g., dialetti neolatini che nel loro insieme costituiscono il gruppo romancio o ladino dei Grigioni. ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] stata sottoposta a forzatura; coltivazione f., quella nella quale le piante vengono forzate; prato f., quello, soprattutto, del trifoglio ladino, quando sia seminato fra la segale e l’avena da foraggio. 6. s. m. Condannato ai lavori forzati; anticam ...
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badiotto
badïòtto (o badïòto) agg. e s. m. (f. -a). – Della Val Badia, nelle Alpi dolomitiche; originario, abitante della Val Badia. Dialetto b., o badiotto s. m., varietà del ladino dolomitico parlato [...] in Val Badia ...
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franco-veneto
franco-vèneto agg. – Nella storia letteraria, letteratura f.-v. (o anche franco-italiana), il complesso delle opere di argomento cavalleresco o didascalico scritte nel sec. 13° e all’inizio [...] base sostanzialmente francese innesta elementi fonetici, morfologici, lessicali e sintattici italiani, e più particolarmente veneti o ladino-veneti; si tratta in genere di rimaneggiamenti di opere francesi, in cui s’insinuano spesso leggende italiane ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero [...] romano (e che sono, da occidente verso oriente: portoghese, spagnolo, catalano, francese, provenzale, sardo, italiano, ladino, dalmatico, romeno). Anche, delle letterature scritte in tali lingue, e per estens. delle genti che le parlano e della loro ...
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giogo
giógo s. m. [lat. iŭgum] (pl. -ghi). – 1. a. Strumento usato come mezzo di attacco per i bovini: g. frontale, quello (per un solo animale) che, applicato alla fronte e assicurato alle corna, è [...] ’ suoi g. a te versa Apennino (Foscolo). b. Valico montano; il termine compare in toponimi alpini (per es., Giogo dello Stelvio), spesso con varianti dialettali (ladino dolomitico giou, giau), e in toponimi appenninici (per es., Giogo di Scarperia). ...
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Welschen
〈vèlšën〉. – Nome tedesco (plur. di Welsche, sostantivazione dell’agg. welsch) che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della [...] ricorre frequentemente anche nella toponomastica delle zone della provincia di Bolzano di lingua tedesca, testimone del precedente sostrato ladino. Deriva dal ted. welsch il termine corrente per designare gli Italiani in alcune lingue slave, come il ...
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Gruppo linguistico neolatino. Comprende tre varietà dislocate nello spazio: il l. occidentale, parlato nel cantone svizzero dei Grigioni (nelle varietà di romancio ed engadinese); il l. centrale (o dolomitico), parlato nelle valli alpine di...
(ted. Langkofel; ladino Saslong) Gruppo dolomitico che, insieme al Catinaccio e al Latemar, forma una catena orientata da NE a SO, compresa tra le valli dell’Isarco e dell’Adige a NO e quella dell’Avisio a SE. Vi si distinguono il S. propriamente...