mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] famiglia muscidi (Pegomyia hyoscyami e P. betae), le cui larve si nutrono del tessuto interno delle foglie della barbabietola. d , oggi diffuso in molti paesi, che vive allo stato di larva entro i frutti di molte piante e può così determinare gravi ...
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bruco
s. m. [lat. tardo brūchus, dal gr. βροῦχος o βροῦκος] (pl. -chi). – 1. Genere di insetti coleotteri della famiglia bruchidi (lat. scient. Bruchus), le cui larve si sviluppano a spese di semi di [...] di insetti bruchidi (b. dei piselli, b. delle lenticchie, b. dei fagioli, ecc.), e anche di vermi; in partic. le larve delle farfalle, che hanno corpo allungato, cilindrico, nudo o coperto di peli talvolta urticanti. 3. Nell’uso fam. tosc., come agg ...
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emipneustico
emipnèustico agg. [comp. di emi- e -pneustico di apneustico] (pl. m. -ci). – In zoologia, larve e., le larve acquatiche di insetti che hanno un numero ridotto (da uno a otto paia) di stigmi [...] o aperture respiratorie, distinte perciò dalle larve apneustiche e olopneustiche. ...
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monocariocitico
monocariocìtico agg. [comp. di mono-, cario- e -cito] (pl. m. -ci). – In citologia, provvisto di nucleo aploide: larve m., le larve che si sviluppano in seguito a interventi di stimolazione [...] ) o private di uno dei due pronuclei (ginogenesi e androgenesi); il fenomeno è stato dimostrato per la prima volta nel 1900 dal biologo ted. J. Loeb, che riuscì a far sviluppare larve di riccio di mare pungendo con un ago le uova non fecondate. ...
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eucefalo
eucèfalo agg. [comp. di eu- e -cefalo; cfr. gr. εὐκέϕαλος «dalla bella testa»]. – In zoologia, di organismo con capo bene sviluppato: larve e., le larve di alcuni insetti (come quasi tutti i [...] nematoceri), che hanno il capo ben differenziato, diversamente da quello delle larve acefale ed emicefale. ...
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larva
s. f. [dal lat. larva, con i primi 3 sign.; il passaggio al sign. zoologico (avvenuto con Linneo, 1735) è dovuto al fatto che il bruco è considerato come la «maschera» dell’insetto perfetto]. – [...] sua essenza, non era più la religione, ma una l. come l’altre (Manzoni); del patrio nido I silenzi lasciando, e le beate Larve e l’antico error (Leopardi), i sogni e le illusioni giovanili. Con riferimento a persone: è una l., pare una l., è ridotto ...
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tipografo
tipògrafo s. m. [dal lat. rinascimentale typographus (sec. 15°), comp. del gr. τυπο- «tipo-» e -γράϕος «-grafo»]. – 1. (f. -a) Chi esercita l’arte e l’attività tipografica. Può essere riferito [...] l’aspetto di una lettera Y, X, o H maiuscola) 100 e più uova ciascuna; quando queste si schiudono, le larve cominciano a mangiare con le robuste mandibole il legno circostante, allontanandosi a raggiera dalle gallerie centrali scavate dalle madri ...
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elaterio2
elatèrio2 (o elatère) s. m. [lat. scient. Elater, dal gr. ἐλατήρ «che spinge»]. – In zoologia, genere di coleotteri elateridi, cui appartengono specie con larve assai dannose; in Europa, Italia [...] compresa, è molto comune l’e. dei cereali o stiantino scuro (Agriotes lineatus), le cui larve si nutrono della base dello stelo di moltissime piante (frumento, segale, avena, tabacco, pomodoro, ecc.) arrecando gravi danni. ...
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saperda
sapèrda s. f. [lat. scient. Saperda, dal lat. class. saperda, gr. σαπέρδης, nome di un pesce marino, forse una specie d’acciuga]. – Genere di insetti coleotteri cerambicidi, che comprende varie [...] specie parassite di piante, come Saperda carcharis, la cui femmina depone le uova nel legno dei pioppi, dentro il quale le larve scavano gallerie, e S. scalaris, le cui larve danneggiano i ciliegi, i sorbi e i meli. ...
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tarlo
s. m. [prob. lat. tarmes (v. tarma), incrociato con *cariolus «tarlo»]. – 1. a. Nome con cui sono indicati comunem. gli adulti e le larve di alcuni insetti che vivono nel legno secco o fresco, [...] e anobidi, noti per i loro richiami sessuali (il picchiettio detto orologio della morte) e per le gallerie scavate dalle larve degli adulti che possono danneggiare talvolta gravemente mobili e sculture in legno; sono compresi tra i tarli anche alcuni ...
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Mitologia
Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono perché emergono improvvisamente a...