latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] ecc.). Per i quadrati l. in matematica, v. quadrato2 (n. 2 h). b. Molto frequente come s. m., il latino, la lingua latina, sia come lingua viva, parlata ai tempi di Roma e conservatasi poi nel medioevo fino alla nascita delle lingue romanze, sia nell ...
Leggi Tutto
latinitalatinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] nella Roma repubblicana, alcune città alleate e colonie cui era stato concesso lo ius Latii, che le rendeva partecipi del diritto latino, trasformato poi da Cesare (49 a. C.) nel pieno diritto di cittadinanza romana. 3. a. La lingua e la letteratura ...
Leggi Tutto
cacerolazo
s. m. Manifestazione spontanea di protesta popolare durante la quale si percuotono casseruole e suppellettili di cucina. ◆ Intanto gli argentini si preparano a finire un anno che è stato tra [...] Pinochet, andato al potere proprio sull’onda dei cacerolazos. Il metodo della “casseruolata” si è diffuso in tutta l’America Latina. (Foglio, 5 febbraio 2002, p. 3) • I No dal Molin non entreranno nei padiglioni fieristici [della fiera di Roma], ma ...
Leggi Tutto
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] vertici riuniti al centro (✠), e assunta come insegna dai cavalieri di Malta. b. In architettura, si dicono a c. latina gli edifici, soprattutto le chiese, la cui pianta consiste nell’incrocio di corpi di fabbrica ortogonali di cui uno sensibilmente ...
Leggi Tutto
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] ), sia dopo consonante (selva, lat. silva), sia tra vocali (lieve, lat. levis); in alcuni casi, per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi in principio di parola e dopo consonante, si confusero tra loro in ...
Leggi Tutto
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] (es. sposo 〈spò∫o〉, viso 〈vì∫o〉, chiesa 〈ki̯è∫a〉, di fronte a mese 〈mése〉, naso 〈nàso〉, chiuso 〈ki̯ùso〉); nei latinismi le occlusive sorde sono state conservate, perché così voleva l’ortografia; ma la s, su cui l’ortografia non dà indicazioni, di ...
Leggi Tutto
narco-golpe (narcogolpe) s. m. Nell’America latina, golpe caratterizzato dalla forte influenza dei narcotrafficanti sulla situazione politica. ◆ Morales cita spesso come esempio un golpe che avrebbe visto [...] Roberto Suárez ad organizzare, nell'80, con il generale Luís García Meza, il primo «narcogolpe» della storia dell'America Latina. Un golpe che sarebbe risultato gradito a Washington se lo stesso ministro degli Interni, Luís Arce Gomez, non si fosse ...
Leggi Tutto
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] costanti (le prime: a, b, c, d ...) o variabili (le ultime: x, y, z), oppure, in geometria, le rette; le maiuscole latine per gli insiemi (A, B ...) o, in geometria, per i punti e le linee; le minuscole dell’alfabeto greco possono rappresentare ...
Leggi Tutto
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] semplice h le stesse lingue hanno conservato o conservano tuttora i digrammi etimologici ph, th, ch, introdotti da principio nell’ortografia latina per rendere le aspirate greche ϕ ‹ph›, ϑ ‹th›, χ ‹kh›, ma ben presto ridotti a doppioni di f, t, c ...
Leggi Tutto
i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] chiaro le cose per evitare fraintendimenti. Sotto l’aspetto fonologico, mentre l’ι (iota) del greco era esclusivamente vocale, in latino i era vocale sillabica in tutte le posizioni tranne che tra vocali (come in Gaius, maior) e all’inizio di parola ...
Leggi Tutto
Comune del Lazio (fino al 1945 Littoria; 277,62 km2 con 127.037 ab. nel 2020), capoluogo della prov. omonima.
La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932; due anni dopo,...