latinizzarelatiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani [...] mediante traduzione). 2. tr. Rendere un popolo o un paese latino di lingua e di cultura: la Gallia, la Spagna, l’Africa settentrionale furono latinizzate dai Romani. 3. intr. (aus. avere), non com. Latineggiare, fare uso di latinismi. ◆ Part. pass ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. [...] di un elemento chimico formata di solito dalla prima lettera, eventualmente seguita da un’altra, del suo nome latino o latinizzato (come, per es., Cu, simbolo del rame, detto in latino cuprum). Hanno valore simbolico anche molti altri segni usati ...
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nònio s. m. [da Nonius, nome latinizzato del matematico e cosmografo port. Pedro Nunes (1492-1578), che per primo lo ideò]. – Dispositivo di cui sono dotati alcuni apparecchi e strumenti di misura (calibri [...] a corsoio, goniometri, micrometri, ecc.) consistente in un cursore graduato affiancato alla scala principale (rettilinea o circolare), che permette di apprezzare frazioni della distanza tra due tratti ...
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olearia
oleària s. f. [lat. scient. Olearia, dal nome latinizzato, Adam Olearius, dello scrittore e viaggiatore A. Ölschläger (1600-1671)]. – Genere di piante composite tubuliflore, con oltre un centinaio [...] di specie, quasi tutte dell’Australia e della Nuova Zelanda, per la maggior parte arbustive o arboree sempreverdi con foglie semplici, alterne e talvolta opposte; i loro capolini, solitarî o riuniti in ...
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sfragistica
sfragìstica s. f. [dal gr. σϕραγιστική (τέχνη), der. di σϕραγίς -ῖδος «sigillo», latinizzato nel 1745 da J. Heumann in Ars sphragistica e diffuso poi per tramite del fr. sphragistique]. – [...] Scienza che studia i sigilli, lo stesso che sigillografia ...
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vidiano
agg. [lat. scient. vidianus, der. del nome latinizzato, Vidus Vidius, dell’anatomista Guido Guidi (sec. 16°)]. – In anatomia, nervo v., ramo nervoso afferente al ganglio sfenopalatino composto [...] di fibre motorie e fibre neurovegetative ...
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kepleriano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’astronomo ted. Johannes Kepler (1571-1630), noto anche con il nome latinizzato Keplerus e italianizzato Keplero, cui spetta principalmente il merito di [...] avere riconosciuto la natura ellittica delle orbite planetarie e le leggi del moto su di esse (dette appunto leggi di Keplero o kepleriane): orbita k., quella che un pianeta descriverebbe intorno al Sole ...
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pansofia
pansofìa s. f. [dal lat. mod. pansophia, comp. di pan- e -sophia «-sofia»; cfr. gr. πάνσοϕος «che sa tutto»]. – Termine usato dal filosofo e pedagogista cèco J. A. Komenský (1592-1670), più [...] noto con il cognome latinizzato Comenius, per designare il suo ideale di un sapere enciclopedico che rendesse possibile un’organizzazione sistematica delle varie discipline e il loro più facile insegnamento e apprendimento. ...
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afnio
àfnio s. m. [lat. scient. Hafnium, da Hafnia, nome latinizzato di Copenaghen]. – Elemento chimico di simbolo Hf, numero atomico 72, peso atomico 178,49, di proprietà molto simili a quelle dello [...] zirconio; è adoperato per la preparazione di fili per lampade elettriche, come catodo per tubi a raggi X, ecc.; fra i suoi composti, importante l’ossido che fonde a 2800 °C e da cui si ottengono smalti ...
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peruviolo
peruviòlo s. m. [der. di Peruvia, nome latinizzato del Perù, col suff. -olo1]. – In chimica organica, alcole terziario presente nel balsamo del Perù e nell’olio di neroli (per cui è detto anche [...] nerolidolo), usato in profumeria ...
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