leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica [...] leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace, continuatore delle dottrine e degli indirizzi di Leibniz: un l., i leibniziani. ...
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monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive [...] 1696: «la m. non è altro che sostanza semplice che entra nei composti; semplice cioè senza parti»; la monade di Leibniz non è l’atomo fisico ma metafisico, essere completo e indistruttibile, centro di attività e di forza (appetizione e appercezione ...
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monadologia
monadologìa s. f. [comp. di monade e -logia: è il titolo di un’opera di G. W. Leibniz che, scritta originariamente in francese, fu pubblicata in traduz. tedesca nel 1720, in traduz. latina [...] philosophiae, e nell’originale francese nel 1840; la parola Monadologie è già nel titolo della traduz. tedesca]. – In filosofia, la dottrina delle monadi, sia come specifica teoria di G. W. Leibniz sia come altra concezione che a quella si richiama. ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] moti che determinano la volontà e quindi l’agire. Principio di r. sufficiente, principio formulato da G. W. Leibniz (1646-1716) in opposizione al principio di contraddizione: mentre quest’ultimo esprime, con riferimento a una concatenazione logica ...
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teodicea
teodicèa s. f. [dal fr. théodicée (comp. del gr. ϑεός «dio» e δίκη «giustizia»), introdotto dal filosofo ted. G. W. Leibniz con il titolo del suo libro Essais de théodicée (1710)]. – Termine [...] filosofico che, dopo il significato originario di «giustificazione di Dio» con il quale fu creato da Leibniz, si è svolto nel Settecento e nell’Ottocento in quello di «trattazione del problema di Dio nei suoi rapporti con il mondo e l’uomo», e anche ...
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mathesis
‹màteṡis› s. f. [traslitt. del gr. μάϑησις, dal tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Termine che significa propriam. «apprendimento, conoscenza», adottato nel linguaggio filosofico e matematico [...] spiegare tutto ciò che può essere indagato riguardo all’ordine e alla misura, senza riferimento ad alcuna materia speciale». In Leibniz è così chiamata l’arte combinatoria (v. combinatorio), cioè il metodo di un calcolo logico che, partendo da poche ...
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consecuzione
consecuzióne s. f. [dal lat. consecutio -onis, der. di consĕqui «seguire, conseguire»], letter. – 1. Successione immediata di due fatti. In partic., nella filosofia di Leibniz, processo [...] mnemonico per cui un fatto ne richiama un altro che una volta gli fu congiunto, pur non sussistendo tra essi un obiettivo legame razionale. 2. Conseguimento: agire per la c. di un fine; la preghiera affretta ...
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nozione
nozióne s. f. [dal lat. notio -onis, der. di noscĕre «conoscere», part. pass. notus]. – 1. a. Genericam., conoscenza, cognizione di qualche cosa attinente alla vita reale: avere, possedere la [...] sensazioni (per gli stoici e gli epicurei: v. anche anticipazione, n. 3 a) o verità innate (Cartesio, Leibniz). b. Con connotazione negativa, conoscenza superficiale, frammentaria, non approfondita né organica di fatti e dati: la sua preparazione ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] di più parti o elementi: l’a. dell’universo o a. cosmica; l’a. del corpo umano. Nella concezione filosofica di Leibniz, a. prestabilita, la legge predisposta da Dio all’atto della creazione, che regola il rapporto tra le sostanze spirituali che ...
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leibnizianismo
‹laib-› s. m. [der. di leibniziano]. – Il complesso delle dottrine filosofiche enunciate da Leibniz (v. leibniziano) o da lui ispirate. ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di Boineburg: gli incarichi che ebbe da questo...
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scienziato e filosofo, Leibniz ha esercitato (e continua a esercitare) un’influenza profonda sulla cultura occidentale. Scopritore,...